“Dopo tutto il disastro combinato per più di 50 anni, che sia proprio il Pd a chiedere il commissariamento della sanità umbra è a dir poco esilarante”. Ad affermarlo è il capogruppo Lega in consiglio comunale Alessia Raponi in merito alla richiesta del PD locale di commissariare la Sanità regionale.
“Al di là delle vicende giudiziarie connesse proprio alla sanità e che hanno portato al rinvio a giudizio degli ex vertici umbri – scrive il consigliere della Lega – oggi ci troviamo innanzi ad una doppia emergenza: far fronte alla pandemia mondiale e riparare le carenze sia strutturali che operative lasciate in eredità da quello stesso PD che oggi ha il coraggio di blaterare frasi insulse. La memoria corta del PD ha totalmente dimenticato che la scarsità di personale sanitario e di terapie intensive, oltre il resto, è dovuta proprio al pessimo operato e al disservizio dei suoi politici che hanno portato avanti politiche autoreferenziali senza tener conto dei reali bisogni dei cittadini”.
“L’emergenza in atto ha solo accelerato i tempi di implosione della nostra sanità. E ora siamo noi che dobbiamo riparare a questo scempio. Questa è la verità. E’ quindi oltremodo vergognosa l’analisi fasulla del PD locale. Come lo è il riferimento al disinteresse della Regione per il nostro territorio. Si dimostra di parlare senza avere consapevolezza né contezza. L’assessorato alla sanità ha assicurato che il riutilizzo del Calai verrà inserito nel piano sanitario regionale, prossimo alla redazione”.
“Per la questione inerente le acque minerali – conclude la Raponi – si stanno vagliando e studiando tutte le leggi vigenti connesse alle sentenze definitive esistenti per cercare di contemperare gli interessi della collettività a quelli privati, non perdendo di vista la maggiore importanza dei primi rispetto agli altri. Un argomento di così difficile composizione non può essere lasciato alla compilazione di leggi improvvisate e mal redatte. Ne va delle risorse idriche dell’intera Regione”.