La Seconda Commissione dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, presieduta da Valerio Mancini, con 5 voti favorevoli dei commissari della maggioranza (Carissimi, Mancini, Nicchi, Pastorelli, Rondini), 2 astenuti della minoranza (Bianconi e Bettarelli) e la non partecipazione al voto di Paparelli, ha dato il via libera al disegno di legge della Giunta regionale che prevede modifiche alla legge regionale 22/2008 relativa alle norme per la ricerca, la coltivazione e l’utilizzo delle acque minerali, naturali, di sorgente e termali.
Rispetto al testo originario, già nella seduta della scorsa settimana, l’assessore Roberto Morroni aveva proposto alcuni emendamenti (approvati nella seduta di ieri), che, in sostanza, recepiscono indicazioni emerse nel corso della fase partecipativa, in particolare da parte di Confindustria, Organizzazioni sindacali e Comunanze agrarie.
Nella seduta di ieri sono giunte al presidente Mancini, nelle ore precedenti la riunione, altre proposte emendative, due del vice presidente della Commissione, Vincenzo Bianconi (Misto), che chiedeva la previsione, nell’articolato, dell’obbligo di uno studio di bacino, rafforzato per le proroghe delle concessioni. L’altra finalizzata ad introdurre un meccanismo per il quale ogni anno si dovrebbe valutare la quantità d’acqua prelevabile in base ad uno studio apposito.
Dopo un articolato dibattito, al quale ha preso parte anche il direttore regionale per il Governo del territorio, Stefano Nodessi, lo stesso Bianconi ha ritirato i suoi emendamenti per un approfondimento da effettuare unitamente al Presidente della Commissione e ai tecnici dell’Assemblea legislativa e dell’assessorato.
L’obiettivo del proponente è quello di arrivare ad una proposta condivisa ed unitaria da presentare direttamente in Aula. Altre proposte di emendamento sono arrivate a Palazzo Cesaroni dai sindacati Fai-Cisl, Flai-Cgil, Uila-Uil. Il presidente Mancini, unitamente al direttore Nodessi hanno rilevato come alcune di esse siano state già previste nel testo di legge, mentre altre sono state definite non accoglibili.
Ulteriore emendamento è stato annunciato da Michele Bettarelli (Pd) che riguarda il vincolo relativo all’accordo preventivo tra la Regione e gli usi civici.
Tutte le proposte recapitate alla Commissione verranno comunque approfondite nell’ apposito incontro tecnico previsto per le prossime ore.
La non partecipazione al voto di Fabio Paparelli (Pd), come ha voluto precisare, è stata legata al fatto di non aver previsto nel testo legislativo, con “assoluta chiarezza”, premialità per il piano industriale che garantisca i livelli occupazionali precedenti o il loro aumento. Paparelli ha poi auspicato norme per la continuità produttiva legando le concessioni anche alla disponibilità degli impianti. Su questi temi ha annunciato un emendamento in Aula. L’atto approderà nella seduta dell’Assemblea legislativa prevista per la prossima settimana.