Prosegue lo scontro tra Comunanza Agraria Appennino Gualdese e Comune di Gualdo Tadino. Nei giorni scorsi l’ente montano aveva richiesto al Comune il pagamento di 11 milioni di euro per “mancati introiti, dimenticanze pesanti e danni subiti dalle proprietà collettive nei quarant’anni di gestione comunale”. In precedenza era stato il Comune a chiedere 6 milioni di euro alla Comunanza per le somme investite e versate dallo stesso ente durante i “circa quaranta anni di titolarità e gestione della montagna gualdese in luogo, in ogni caso in supplenza, della ritenuta Comunanza“,“
Stavolta è il sindaco di Gualdo Tadino, Massimiliano Presciutti, a prendere carta e penna per rispondere alle richieste della Comunanza, “volte solo a un mero sensazionalismo”, scrive. Presciutti sottolinea che “la presunta, peraltro pretestuosa e infondata cattiva gestione diffidata al Comune, contenente meri profili diffamatori per apparire sulle reti sociali, non è suffragata da altrimenti descritti elementi di fatto e di diritto.”
“La Presidente in sostanza – evidenzia il sindaco – fa diventare sentenze le sue lettere non curandosi di precisare come mai quanto da lei sostenuto non è stato minimamente articolato nelle difese della sua associazione dinanzi al Giudice civile invece correttamente invocato dal Comune per vagliare nel rispetto giurisdizionale del caso sin dal 2019 le proprie posizioni. Naturalmente sempre la Presidente omette di dire che la sospensione del giudizio promosso dal Comune per sei milioni di euro è intercorsa dopo che il Comune medesimo vi ha comunque, per rispetto degli altri Giudici intervenuti, prestato il consenso.”
Per Presciutti “non può essere più tollerato un siffatto comportamento, non solo costantemente non rispettoso delle istituzioni e dei cittadini che esse effettivamente con titolo costituzionale rappresentano, ma che in dieci anni nulla ha costruito per il territorio e per il suo sviluppo. Anzi, siffatto modo di agire, fuori da qualsivoglia etica pubblica, ad oggi, con comportamenti e giudizi sostanzialmente dilatori, ha in realtà solo creato controversie, incomprensioni e dissidi bloccando investimenti di sviluppo del territorio, sottraendone il godimento del caso pure a tutti i naturali che non siano loro associati.”
Il sindaco rimarca la “la disponibilità del Comune di Gualdo Tadino di far visionare a tutti i cittadini che lo volessero, con le forme dell’accesso civico e di visione del caso e di legge, tutti gli atti che hanno caratterizzato la questione sin dal suo insorgere e da ultimo dal dicembre 2011″ chiedendo nel contempo lo stesso atteggiamento alla Comunanza, mettendo a disposizione di tutti gli atti compiuti dall’ente montano, i bilanci, gli investimenti e le manutenzioni fatte.
“Se è vera e fondata tutta la premessa di correttezza che la Presidente ama anteporre in continuo dispregio e mancanza di rispetto, invece obbligatorio per legge, del Comune, non sarà un problema esibire ai cittadini quanto in quattro anni Ella e i suoi 200 associati hanno saputo fare per la città. Aspettiamo a fronte di mere parole, esito altrimenti, di sole congetture di parte, la disponibilità all’esibizione, quella sì espressione di senso civico, degli atti in questione”, conclude Presciutti.