Il canile non più come un luogo di reclusione, ma gestito come un centro culturale e di formazione professionale, che crei servizi per la cittadinanza e soprattutto offra uno spazio didattico per le nuove generazioni. A chiedere un cambio di obiettivo nella gestione dei canili è il capogruppo della Lega Alessia Raponi, che ha depositato una mozione che sarà discussa nel prossimo consiglio comunale.
“Il concetto di canile come lo vivono oggi gli animali – sottolinea la capogruppo leghista – è troppo vecchio e non più sostenibile. L’attuale gestione porta infatti a vanificare gli sforzi per combattere l’abbandono dei cani e il canile è diventato un luogo di reclusione per ‘ergastolani innocenti’. Si potrebbe iniziare proprio da una piccola comunità come la nostra a dare l’esempio giusto che porti al cambiamento culturale e ad un servizio per la cittadinanza. Il canile deve diventare uno spazio didattico per le nuove generazioni in modo tale da far emergere la consapevolezza della valenza del rapporto uomo-alterità animale e diventare così un esempio di evoluzione culturale a beneficio della comunità umana e canina, nonché felina”.
La Raponi spiega che la sua mozione vuole essere una base di partenza per “costruire un percorso che arrivi a un mutamento di rotta e a raggiungere degli obiettivi strategici diversi. Nella nostra città abbiamo la fortuna di avere un centro di prima accoglienza per i cani in località San Lazzaro, che per spazi e ubicazione si presta proprio per affrontare i miglioramenti che propongo. Per fare questo bisogna affidarsi a professionisti del settore che possano indirizzare verso questa innovazione e questa trasformazione in modo da affrontarle con le giuste competenze e strategie e non lasciare tutto all’improvvisazione o all’intuito individuale, frazionando questo macro problema in micro problemi”.