Tornano a far sentire la propria voce le quattro strutture di ricovero per anziani pubbliche Asp di Assisi, Città di Castello, Gualdo Tadino e Gubbio e i sindaci dei rispettivi territori che, dopo la nota di alcune settimane fa, tornano a sollecitare nuovamente la Regione a prendere in considerazione le loro difficoltà, accentuate dalla pandemia, annunciando stavolta anche una manifestazione di protesta che si terrà martedì prossimo a Perugia, dinanzi Palazzo Cesaroni, in occasione della riunione dell’Assemblea legislativa dell’Umbria.
”Non è più rinviabile fornire, da parte della Regione dell’Umbria, concrete risposte sia alle numerose note inviate formalmente alla stessa a partire dal gennaio 2020, sia ai vari incontri informali comunque tenutisi”, sottolineano presidenti degli enti e sindaci che chiedono da tempo alla Giunta regionale di intervenire.
Le strutture per anziani di Assisi (Casa di Riposo “Andrea Rossi), Città di Castello (“Muzi Betti”), Gualdo Tadino (Easp “Armando Baldassini) e Gubbio (Astenotrofio “Mosca”) rischiano di non farcela più.
“Agli annosi problemi di integrazione con l’intero sistema sanitario regionale – sottolineano le strutture per anziani e i sindaci – alle acrobazie organizzative cui siamo costretti da tempo per il blocco ormai ultradecennale delle tariffe, alle sempre maggiori richieste che ci provengono dagli assistiti e dalle loro famiglie, ma anche dagli enti di controllo, si sono aggiunti gli effetti del Covid-19″, riporta la nota.
”A tal proposito – evidenziano – i rappresentanti delle strutture di ricovero per anziani unitamente ai rispettivi sindaci del territorio di appartenenza hanno richiesto, sollecitato, senza ottenere alcuna risposta, un tempestivo ed urgente tavolo di confronto, nell’interesse di tutti, non più rinviabile, sui seguenti temi: revisione delle tariffe, contributo straordinario emergenza Covid per il quale occorre quanto prima, con urgenza, applicare il decreto ristori bis, che garantirebbe alle strutture quasi un ‘vuoto per pieno ‘ con il pagamento fino al 90% del budget dei posti forzatamente rimasti vuoti”.
La manifestazione è in programma martedì 27 aprile alle 9,30.