“L’arte di Anna Morroni è donna, rappresenta la forza del mondo femminile. Dal vivo le sue tele hanno un impatto visivo forte. Mi colpisce non averla già incontrata e conosciuta nella mia carriera. Sono felice di essere qui oggi”.
Con queste parole Vittorio Sgarbi ha presentato la mostra dell’artista gualdese Anna Morroni “Come in una risacca”, inaugurata ieri nella chiesa monumentale di San Francesco a Gualdo Tadino. Insieme al critico d’arte e all’autrice delle opere erano presenti il sindaco di Gualdo Tadino, Massimiliano Presciutti, l’assessore alla cultura Barbara Bucari, la direttrice del Polo Museale nonchè curatrice della mostra, Catia Monacelli, e il giornalista e critico d’arte Andrea Barretta.
L’esposizione, in programma lo scorso anno ma poi rinviata a causa della pandemia, rimarrà aperta sino al 25 luglio dal giovedì alla domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18 con ingresso libero.
Sgarbi, introdotto dalla direttrice del Polo Museale e curatrice della mostra Catia Monacelli, ha sottolineato come quello di ieri è stato il primo evento a cui ha preso parte dopo l’emergenza e dopo il tumore che lo ha colpito lo scorso anno insieme al Covid. “Sono ancora un po’ debole, ma sono riuscito a tenere una conferenza in piedi”, ha detto nel corso del suo intervento nel quale ha evidenziato che la città di Gualdo Tadino, “se saprà dare continuità si candida ad essere una vetrina importante per gli artisti in Italia.” Ha infatti ricordato l’allora sindaco Rolando Pinacoli e la grande mostra del 2004 su Matteo da Gualdo presso la Rocca Flea e i recenti importanti eventi espositivi tenuti nella chiesa di San Francesco da lui curati su Antonio Ligabue e Luciano Ventrone, quest’ultimo recentemente scomparso.
Il critico d’arte Andrea Barretta ha sottolineato la poliedricità di Anna Morroni che oltre a dipingere esprime la propria arte anche in altri campi. Soddisfatti per la ripresa dell’attività espositiva a Gualdo Tadino con una mostra di notevole spessore il sindaco Massimiliano Presciutti e l’assessore Barbara Bucari.
Emozionata Anna Morroni (all’anagrafe Anna Berardi) per la quale questa mostra rappresenta un cerchio che si chiude o un nuovo inizio essendo lei gualdese doc (anche se attualmente vive tra Grottaferrata e Lugano), nata e cresciuta in un’abitazione a pochi passi dalla chiesa che oggi ospita le sue opere. Presente al taglio del nastro anche il marito Bruno Morroni.
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