“Leggere che questa sentenza (del Consiglio di Stato sulla vicenda Rocchetta, ndr) contiene al suo interno delle falsità, che un giudice ha voluto forzare la legge, che anche le sentenze a volte sono contro la legge, mi sembra un po’ troppo, che si vada un po’ oltre. Molto oltre. Perchè a casa mia questo si avvicina molto all’eversione. Quando non si riconosce un potere dello Stato c’è di che riflettere su quali sono le reali intenzioni di certi soggetti.”
Non ha usato mezzi termini il sindaco di Gualdo Tadino, Massimiliano Presciutti, commentando in apertura dei lavori del Consiglio comunale di oggi pomeriggio, il comunicato emesso dalla Comunanza Agraria Appennino Gualdese in seguito alla decisione del Consiglio di Stato. Il clima rimane quindi più che mai incandescente.
“L’Italia è uno Stato di diritto che vede la separazione dei poteri – ha detto ancora il primo cittadino gualdese – Chi usa questi termini non credo possa essere degno di essere considerato democratico. Ci sono tanti modi per difendere le proprie idee e condurre le proprie battaglie, non quello di usare questi termini che non sono pericolosi, sono pericolosissimi per la tenuta democratica delle istituzioni. L’invito che faccio a questo consesso è di riuscire a fare prima possibile una discussione serena, mantenendo le reciproche convinzioni. Il limite invalicabile per me è il rispetto per le istituzioni democratiche. Se questo principio salta, siamo in pericolo tutti.”
Lo stesso Presciutti ha quindi chiesto un dibattito in consiglio comunale su come procedere visto il nuovo scenario che si è aperto dopo la validazione del rinnovo delle concessioni regionali a Rocchetta Spa. “Avremo un primo confronto con l’azienda la prossima settimana per l’attuazione del piano di investimenti che ha come priorità il ripristino e la valorizzazione della Valle del Fonno“, ha fatto sapere ancora il sindaco.