NUOVA SENTENZA DEL CONSIGLIO DI STATO
Il Consiglio di Stato, quattro giorni fa, si è pronunciato anche sui ricorsi presentati dalla società Rocchetta contro la Comunanza Agraria Appennino Gualdese per la riforma della sentenza del Tar dello scorso anno sulle autorizzazioni paesaggistiche rilasciate dal Comune di Gualdo Tadino per la costruzione di quattro cabinotti per l’accesso ai pozzi R1, R2, R3 e 4 e loro protezione. Il collegio, presieduto da Giuseppe Severini – come per la sentenza dello scorso 25 giugno con la quale di fatto è stato dato il via libera alla proroga della concessione – ha convalidato il giudizio espresso dal Tribunale Amministrativo Regionale e, dunque, le autorizzazioni sono annullate. Respinto anche l’appello incidentale della Comunanza. Il tribunale ha condannato la società Rocchetta e il Comune al pagamento di cinquemila euro in favore dell’Appennino Gualdese. Per approfondimenti si può leggere l’intero dispositivo: SENTENZA CONSIGLIO DI STATO
MOBILITAZIONI DEI COMITATI E DELLA COMUNANZA
Alla luce del via libera alla proroga venticinquennale, il comitato per la Difesa delle sorgenti della fascia appenninica ha organizzato una mobilitazione nell’area vicina alle Fonti Rocchetta per giovedì 8 luglio alle ore 18.30 e la Comunanza, sui social, sempre per lo stesso giorno, ma alle 17,30 ha annunciato un incontro a Serrasanta.
I PASSI FUTURI PER L’ATTUAZIONE DEL “PROGETTO ROCCHETTA”
Come puntualizzato nella sentenza del 25 giugno, nella fase attuativa della proroga della concessione e di realizzazione del progetto Oasi della Rocchetta, sarà necessario richiedere i provvedimenti di V.i.a. (valutazione impatto ambientale) e di V.i.n.c.a. (valutazione d’incidenza ambientale in quanto trattasi di area protetta).
Nel frattempo, ai microfoni di Radio Tadino, la dirigente della società Rocchetta, Chiara Bigioni, ha fatto sapere che nell’immediato l’azienda riprenderà in mano il progetto e si confronterà con le amministrazioni locali e – ha aggiunto – “speriamo di iniziare i lavori entro l’autunno”. “Rispetteremo i programmi – ha sottolineato – in dialogo con le istituzioni preposte. Faremo assunzioni di nuovo personale ed investimenti tecnologici interni ed esterni”.
Il progetto proposto da Rocchetta SpA – presentato con la richiesta di proroga della concessione nel novembre 2014 – prevede per l’area la creazione di un’oasi ambientale, si legge nel documento a firma del tecnico incaricato dall’azienda, Giuseppe Passeri. SCARICA IL PROGETTO OASI ROCCHETTA
L’attuale percorso del Feo, intubato, verrebbe “ripristinato come torrente a cielo aperto, ove possibile, nel tracciato originario”. In corrispondenza della deviazione per la zona Santo Marzio è previsto il divieto al transito veicolare. Si prevede la rimozione della struttura adibita a ristorante-bar, “con il ripristino dello stato originario dei luoghi” e della storica fonte, la ripulitura del “grottino”, la piantumazione di essenze arboree e di prati. A valle sono previsti la demolizione del vecchio stabilimento, la realizzazione di un’area verde attrezzata e l’edificio prefabbricato (ceduto in comodato d’uso al Comune) sarebbe adibito alle “attività polifunzionali”, museo naturalistico e sede delle associazioni cittadine, con parcheggio esterno.
Previsto anche un possibile collegamento tra gli attuali pozzi denominati R5 – R6 insistenti nell’area Rocchetta, la successiva possibilità di dar vita ad un ampliamento dell’attuale stabilimento industriale per la produzione di un nuovo marchio di acqua minerale.
Una prima stima degli investimenti, fornita dall’azienda, a totale carico dell’azienda, sulla base dei contenuti del progetto preliminare ammonterebbe:
dai 4 ai 5 milioni di euro per l’investimento relativo all’Oasi Rocchetta;
dai 10 ai 12 milioni di euro per l’installazione di nuove tecnologie nello stabilimento esistente;
dai 5 ai 7 milioni di euro per l’eventuale nuovo stabilimento;
La ricaduta occupazionale in via prudenziale nella fase di avvio viene valutata in circa 25 unità;
Il progetto preliminare presentato dall’azienda per il recupero dell’area ha avuto il via libera del Consiglio comunale il 20 febbraio 2015. Dopo l’apertura della fase di partecipazione e al deposito di 25 documenti da parte di associazioni e movimenti politici, l’amministrazione comunale ha presentato al Consiglio le linee di indirizzo. Dopo l’approvazione in Consiglio, l’atto è stato inviato alla Giunta regionale.
Nel documento, sono stati posti alcuni aspetti definiti “imprescindibili per la costruzione di una proposta organica e più definita”, recependo molti dei suggerimenti della fase partecipativa. Innanzitutto si ritiene che non debbano essere costruite barriere fisiche fino all’accesso alle fonti, che il concessionario garantisca un’adeguata manutenzione, che venga realizzato un percorso “dell’acqua e del benessere” che colleghi Rocchetta – Santo Marzio – San Guido – Capodacqua.
Prioritario è ritenuto che negli eventuali lavori di recupero vedano coinvolte il più possibile imprese e manodopera locali, che venga realizzato un punto di ristoro in prossimità delle fonti, che si costruisca un reale rapporto istituzionale tra Comune e azienda Rocchetta per ricadute sul territorio.
Nell’ambito della Conferenza dei Servizi sono stati inoltri posti dei vincoli arrivati sempre da una seduta consiliare:
- l’installazione di strumentazioni che consentano un monitoraggio continuo per verificare le disponibilità idriche dei bacini interessati dagli emungimenti;
- una norma di salvaguardia tale da consentire, qualora insorgano problemi di approvvigionamento idrico per gli abitanti del territorio gualdese, di ridurre, anche temporaneamente, l’entità dei prelievi da parte di Rocchetta S.p.A.;
- si rileva che nell’ambito degli interventi di riqualificazione non risulta previsto il “consolidamento del costone roccioso” soprastante e a valle della sorgente storica della Rocchetta il quale si ritiene imprescindibile per una adeguata fruibilità dell’area nel suo complesso;
- si richiede che l’intervento di riqualificazione ambientale sia integrato e ulteriormente qualificato inserendo elementi che consentano la piena fruizione dell’area da parte di cittadini gualdesi e la promozione di forme di turismo ambientale e di didattica.
- “In tale contesto risulta imprescindibile per il Comune – è scritto nel deliberato – a fronte della richiesta di proroga, sottoscrivere una specifica convenzione con Rocchetta S.p.a. che stabilisca un corrispettivo annuo per il Comune di Gualdo Tadino teso a sostenere lo sviluppo economico sociale ed ambientale della comunità per tutta la durata della concessione”.