“La recente sentenza del Consiglio di Stato va a confermare le tesi che la Comunanza ripete da anni: un abusivismo grave e diffuso in tutta la valle Rocchetta“. Inizia così il comunicato stampa odierno della Comunanza Agraria Appenino Gualdese dopo la sentenza del Consiglio di Stato dello scorso 1 luglio. “Le opere murarie a copertura dei pozzi di emungimento Rocchetta – fanno sapere dalla Comunanza – sono state infatti confermate come abusive, e i tentativi di sanatorie ambientali ed edilizie operati dal Comune di Gualdo Tadino considerati come illegittimi. Il Consiglio di Stato ha altresì condannato in solido il Comune di Gualdo Tadino e Rocchetta al rimborso delle spese processuali in favore della Comunanza Agraria “Appennino Gualdese”.
La Magistratura ha richiesto anche ulteriori valutazioni “sui temi in cui in questi anni gli Enti Pubblici non sono mai stati in grado di rilasciare qualsivoglia procedimento autorizzativo“.
“Queste abusività conclamate – si legge nella nota stampa – vanno a sommarsi agli abusi e alle difformità edilizie che si sono palesate con l’alluvione del 2013, tutt’ora mai sanate nonostante gli obblighi di legge. Tutto questo, da decenni, senza le dovute tutele della risorsa acqua (contatori alla sorgente, studio di bacino, studio del deflusso minimo vitale…) e a danno della comunità gualdese che è proprietaria dei luoghi e dei corpi idrici, e che continua ad essere beatamente ignorata e a vedere i suoi beni sostanzialmente espropriati, benché inespropriabili“
La Comunanza si dichiara sorpresa del progetto Rocchetta, nella parte in cui si evidenzia l’intenzione di “abbattere il ristorante storico, il grottino (per correttezza di informazione, la demolizione del grottino non è presente nel documento da noi consultato, ndr), con il divieto di transito all’interno della valle e la demolizione del sentiero del fontanile di Capetella per passare – di nuovo – tubazioni private“. “Abbiamo appreso tutto ciò dai media locali” – scrivono dalla Comunanza.
“Tutto come nulla fosse – concludono – Il disastro ambientale, gli abusi edilizi, i sequestri, la legge, la comunità proprietaria. Non ci siamo mai piegati, né mai ci piegheremo ai soprusi che la politica e gli interessi privati stanno perpetrando oramai da decenni nei nostri territori invece di cercare soluzioni nel rispetto dei diritti di tutti. Continueremo sempre a batterci per il rispetto della legge e la tutela della nostra preziosa risorsa, dalla quale dipende la vita nostra e delle generazioni a venire”.
L’INIZIATIVA – Alla scoperta dell’inesistente, si chiama così la passeggiata che la Comunanza sta organizzando per giovedì 8 luglio dalle ore 16.30. Particolare l’invito pervenuto a mezzo stampa: “A seguito di alcune conclusioni contenute in una recente sentenza del Consiglio di Stato, la Comunanza Agraria Appennino Gualdese invita tutti i gualdesi che hanno a cuore il proprio territorio a una tranquilla passeggiata alla scoperta delle tubazioni che avrebbero reso operativo il pozzo R6 in tutti questi anni. Tubazioni che in realtà non esistono e non sono mai esistite, ma la cui presunzione di esistenza contenuta in una sentenza consentirà la devastazione di tutta l’area di Campetella e l’emunzione forzata da un nuovo, profondissimo pozzo.
Questo il programma:
Ore 16.30: Appuntamento parcheggio laterale Rocca Flea
Ore 17.00: Partenza a piedi da Pian di Buceto per il sentiero del Rimboschimento
Ore 17.30: Arrivo pozzo R.6 (Campetella)
I partecipanti potranno lasciare le loro auto nel parcheggio della Rocca Flea. Trattandosi di un sentiero di montagna è necessario abbigliamento consono all’escursione, in particolare scarponcini da trekking. “Per quanti non conoscono il sentiero, assicuriamo la scoperta di un ambiente naturale particolarmente suggestivo che conduce alle fonti storiche della Rocchetta” – conclude così l’invito