Venerdì 20 agosto alle ore 17, presso il Museo della Ceramica Casa Cajani, sarà inaugurata una nuova sezione, che vede l’acquisizione in permanenza delle opere di Angelo Carini, meglio noto come Cinquantuno, venuto a mancare lo scorso anno all’età di 86 anni.
Un progetto di musealizzazione e valorizzazione molto atteso da tutti gli estimatori della sua opera, a cura di Mario Becchetti, Catia Monacelli e Gabriele Passeri, promosso dal Lions Club di Gualdo Tadino, con il patrocinio dell’amministrazione comunale e il coordinamento del Polo Museale della città.
Angelo Carini era nato a Gualdo Tadino nel 1934. Da giovanissimo aveva frequentato la scuola comunale di disegno e a 14 anni era entrato a lavorare presso la “Ceramica Mastrogiorgio” come apprendista pittore. Dimostrò da subito una notevole attitudine al disegno che affinerà ulteriormente presso la “Ceramica Santarelli” con il professor Alfredo prima, poi come allievo di Teobaldo Pimpinelli.
Lazio, Emilia Romagna, Venezuela, Spagna, sono state le principali terre che lo vedranno impegnato con diverse aziende nel suo assiduo lavoro, si tratta prevalentemente di ceramiche d’arredo di alta qualità, in cui chimica, colore e pittura, sono le fondamenta ben calibrate in cui Angelo Carini ha esercitato il suo sapere.
Nel 1978 tornò a Gualdo Tadino fondando un laboratorio per la produzione artistica di pannelli ceramici e piatti da parata. Nel 1988 partecipò al XXIX Concorso Internazionale della Ceramica nella sezione “La copia: iterazione di modelli”, con il pannello policromo “La battaglia tra sabini e romani”, oggi nella collezione di Casa Cajani.
Nel dicembre del 2003, nell’ambito del progetto d’arredo urbano “Antiche Porte”, venne inaugurato presso la chiesa di Santa Maria del Gonfalone, in Corso Italia, il suo ultimo lavoro pubblico “Estasi del Beato Angelo”.
“Un progetto – ha specificato il sindaco Massimiliano Presciutti – che rende orgogliosa la nostra intera comunità e dà il là ad una serie di percorsi che valorizzeranno tante altre figure della nostra preziosa tradizione ceramica”. Sono previsti infatti entro la fine dell’anno una serie di ampliamenti del Museo della Ceramica, che arricchiranno la lettura del variegato contesto ceramico-artistico della città di Gualdo Tadino.”
“Un ringraziamento particolare – ha aggiunto Andrea Angeletti, attuale presidente del Lions Club di Gualdo Tadino – va ai familiari di Angelo Carini per aver permesso la realizzazione di questa iniziativa, nelle persone dei figli Antonella, Fabio, Giovanna Carini e della nipote Alice Paglia. Il nostro Club è da sempre attento al recupero della memoria storica e del patrimonio culturale della nostra comunità, l’opera di Cinquantuno ne è un fulgido esempio”.
Su questa scorta le parole dell’Assessore alla Cultura Barbara Bucari: “Un percorso che contempla la salvaguardia dei nostri preziosi beni culturali, i musei sono lo scrigno e i custodi della nostra storia. Un doveroso ringraziamento va a tutti quelli che hanno collaborato al compimento di questa iniziativa: gli eredi, i curatori, la nostra avvocatura, l’Ufficio Cultura, l’Architetto Nello Teodori per l’accurato allestimento, i fotografi Daniele Amoni e Christian Severini, ed ancora Maria Grazia Fiorucci, per il progetto di musealizzazione grafica”.
Il Museo della Ceramica, è visitabile ogni venerdì, sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18. Ingresso consentito ai possessori di green pass o di tampone valido. Per informazioni 0759142445 – 3477541791.