“Il sindaco di Gualdo Tadino ha definitivamente consegnato la città nelle mani dell’azienda, consentendo solo ai loro tecnici e a quelli regionali l’accesso attraverso discutibili ordinanze a singhiozzo ed a orologeria che escludono i proprietari”.
Così si esprimono la Comunanza Agraria “Appennino Gualdese” e i comitati riferendosi alla situazione della zona che comprende il costone roccioso soprastante l’area delle sorgenti storiche della Rocchetta.
Nella nota la Comunanza evidenzia di aver sempre detto di sì al finanziamento di 750mila euro confermato nei giorni scorsi dalla Regione Umbria per mettere in sicurezza l’area, così come ha detto sempre sì e alla restituzione della stessa area ai gualdesi.
Comunanza e comitati attaccano però l’amministrazione comunale sui lavori che vengono definiti “di dubbia trasparenza senza che nessun cittadino proprietario dell’area possa verificare. Questi impedimenti messi dal sindaco, che si trincera dietro comportamenti che possono definirsi autoritari, sono la prova oggettiva che ai cittadini viene nascosta la verità che si sta consumando sotto i loro occhi.”
“Purtroppo non ci possiamo fidare ciecamente di chi per anni ha nascosto la verità, per cui diciamo con forza che ci sia permesso di dubitare e di dimostrare che quanto sta avvenendo non corrisponde a ciò che viene comunicato e che la verità è l’unica soluzione per mettere tutti d’accordo” – ha dichiarato il Consiglio di Amministrazione della Comunanza Agraria Appennino Gualdese.