“Se sostenere un comitato è un atto legittimo, che incarna l’esercizio della libertà politica, lo stesso atto assume un peso particolare se si rivestono ruoli istituzionali o si assumono cariche di governo, nella fattispecie senatori o onorevoli”. È quanto dichiara il Partito Democratico di Gualdo Tadino in una nota stampa in cui afferma anche di “apprezzare la scesa in campo dei due senatori 5 Stelle Romagnoli e Pavanelli a sostegno dei Comitati che si stanno battendo contro quella che, a loro avviso, è una violazione dei diritti dei cittadini”.
“I due senatori hanno il diritto/dovere di farsi carico delle esigenze cittadine – scrivono dal PD – senza tuttavia tralasciare o porre in secondo piano aspetti importanti della nostra Costituzione. Come ravvisa l’articolo 67, ‘ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato‘. Ciò permette la presa in carico dei bisogni dei proprio elettori, senza dimenticare gli interessi più ampi e generali della collettività tutta. Chi riveste cariche pubbliche è pertanto chiamato ad esercitare le proprie funzioni e la propria responsabilità politica nella maniera più imparziale, libera dall’influenza dei singoli gruppi”.
Per il PD non risultano chiare le scelte dei due senatori, che si sono rivolti ad un legale per diffidare un Ente pubblico nelle persone del Sindaco e di un funzionario comunale “tra l’altro in pensione, nell’eventualità del rilascio di un’autorizzazione, magari dimenticando che qualsiasi funzionario pubblico rilascia le autorizzazioni attenendosi alla legge e non ai presupposti di un manipolo di persone. Risulta poi ancora più grave l’atteggiamento mistificatorio e strumentale con il quale si distorce la verità dei fatti rispetto all’intera vicenda, sia per quanto riguarda la stessa Valle del Fonno che i relativi pozzi utilizzati per il prelievo idrico”.
“Va ricordato – prosegue il comunicato stampa firmato dal coordinamento del Partito – che nel frattempo questi signori stanno creando i presupposti per la chiusura di un’azienda che fra diretti ed indotto garantisce un reddito a circa 150 famiglie.
Da parte nostra continueremo ad impegnarci per scongiurare questa ipotesi”.
Il Partito Democratico si chiede se i 5Stelle “abbiano considerato le conseguenze che ne potrebbero derivare o se abbiano in mente diverse soluzioni occupazionali, al di là del reddito di cittadinanza o, come affermato dal Senatore Romagnoli (Segretario della 11ª Commissione permanente Lavoro pubblico e privato, previdenza sociale) in sede di incontro istituzionale con Sindaco e Giunta Comunale: “una riconversione di 150 persone nei settori del turismo e della ristorazione”.
“Il PD gualdese, unendosi ai gruppi consiliari di maggioranza, ribadisce con forza l’importanza di rispettare quanto sancito a riguardo dalla sentenza del Consiglio di Stato, espressione dello Stato di diritto. A questo ovviamente si aggiunge il rispetto, spesse volte mancato, di tutti gli organi e le sedi istituzionali, espressione della rappresentanza democraticamente eletta”.
“Questa ormai è diventata una battaglia meramente politica – conclude il PD gualdese – Da una parte c’è chi, dicendo di spogliarsi dal ruolo di consigliere comunale, si fa portavoce dei vari comitati interessati alla vicenda, dall’altra c’è la portavoce del Presidente dell’Assemblea Legislativa Umbra, che continua a contestare gli atti ed anche le sentenze vinte dalla stessa Regione Umbria. Crediamo che, oltre agli aspetti politici, ci sia la necessità di schierarsi apertamente o con le istituzioni o con i comitati che continuano in maniera aprioristica ad ostacolare il lavoro di esse. Noi la nostra scelta l’abbiamo fatta e va nell’ottica di rispettare qualsiasi organismo facente parte delle istituzioni affinché non si perda altro tempo e si possa ripristinare una zona tanto cara alla comunità gualdese come quella delle Fonti della Rocchetta”.