di Nicole Aloisi (classe quarta Liceo)
Nel mese di ottobre cinque studenti del quarto e del quinto Liceo delle Scienze Umane di Nocera Umbra (Nicole Aloisi, Ludovica Beltempo, Angelica Fischi, Matilde Marianelli e Tommaso Venturini), si sono messi in viaggio per Bialystok (Polonia), accompagnati dai docenti Maurizio Morini e Laura Bargagna.
Insieme ai ragazzi provenienti da Grecia, Lettonia, Romania e Turchia gli studenti italiani hanno realizzato una delle tappe del progetto Erasmus+ Step by step towards digital learning. Questo incontro, il ventesimo delle scuole nocerine in cinque anni del noto progetto europeo, è stato particolarmente significativo, in quanto è stato il primo dopo la pandemia globale. Durante la mobilità, durata sei giorni, gli studenti hanno alloggiato presso le abitazioni dei coetanei polacchi o meglio dire hosts, come sono definiti in lingua inglese coloro che ospitano.
Le mattinate si sono svolte regolarmente presso la scuola polacca (il cui nickname è ILO), dove gli studenti hanno presentato i paesi di provenienza e hanno messo in pratica la propria creatività grazie a diverse attività basate sul Project based Learning. Per il resto della giornata, i ragazzi si sono affidati alle proposte degli hosts, i quali li hanno coinvolti nella propria routine quotidiana e guidati verso luoghi di svago, che hanno intensificato i rapporti tra i ragazzi.
Ovviamente, oltre al divertimento, sono state svolte diverse uscite didattiche, come il Museo della Deportazione (di cui i polacchi hanno sofferto per diversi secoli), Supraśl, cittadina turistica vicino al confine con la Bielorussia. Da notare come quella di Bialystok è la città natale di Ludwik Zamenhof, scienziato e glottologo ideatore dell’Esperanto, una lingua artificiale che avrebbe dovuto costituire il linguaggio universale dei popoli.
La settimana si è conclusa con una festa d’addio a scuola, nella quale sono emerse tutte le emozioni e i sentimenti di coloro che hanno preso parte al progetto.
Gli studenti italiani hanno definito il viaggio come un’esperienza unica, nella quale sono state toccate con mano diverse culture e tradizioni molto diverse dalle nostre (tra cui quella del cibo); allo stesso tempo, però, sono state trovate anche caratteristiche comparabili a quelle dell’Italia tra cui quella dell’ospitalità. Ciò va a simboleggiare l’importanza dei rapporti interculturali e internazionali, i quali non possono essere ostacolati nemmeno da una pandemia globale.
Il Liceo delle Scienze Umane di Nocera Umbra ha dato così prova di essere la scuola più internazionale dell’Umbria, così come confermato dal recente quanto prestigioso accreditamento di scuola Erasmus