La Residenza per l’esecuzione di misure di sicurezza, conosciuta con l’acronimo Rems, l’ipotesi di una sua realizzazione a Gualdo Tadino in tempi brevi, con il conseguente trasferimento al suo interno di Luigi Chiatti, tristemente conosciuto come “Il mostro di Foligno”, è stato un argomento che ha tenuto banco in città per diversi giorni, ma non sarà un’operazione in tempi brevi e al momento non vi è neanche la certezza che ciò avverrà.
Lo ha fatto sapere il sindaco di Gualdo Tadino Massimiliano Presciutti nel corso delle comunicazioni al consiglio comunale che giovedì scorso era chiamato a trattare il progetto di messa in sicurezza della Valle del Fonno.
Presciutti ha risposto a una richiesta di chiarimenti pervenuti da una parte delle opposizioni, precisamente dal consigliere Roberto Cambiotti (SiAmo Gualdo) e dalla capogruppo della Lega, Alessia Raponi. La notizia della realizzazione in tempi stretti presso l’ex carcere di Palazzo Ceccoli della struttura sanitaria di accoglienza per gli autori di reato affetti da disturbi mentali e socialmente pericolosi, diffusa da alcuni organi di stampa e di informazione online, aveva creato un forte dibattito sui social network, con tanto di raccolta firme per dire “no” alla Rems, una petizione che in pochissimo tempo aveva superato le mille adesioni.
Presciutti ha specificato che l’idea di una Rems in Umbria parte da alcuni atti del consiglio regionale, approvati all’unanimità, che prevedono la realizzazione nella regione di questa struttura, dato che ne è priva. La sua, ha sottolineato, è stata una risposta istituzionale a una richiesta della Regione che al momento è ferma ad alcuni sopralluoghi effettuati dai tecnici, ma che non vi è certezza che la Rems verrà realizzata a Gualdo Tadino, poichè ci sono altre città che si sarebbero proposte, e che, qualora venisse scelta Gualdo, l’apertura non sarà sicuramente in tempi brevi.
Per quanto riguarda la vicenda di Luigi Chiatti, ha puntualizzato, nel 2022 verrà valutato il suo stato mentale. “Potrebbe quindi rimanere dove si trova attualmente (in Sardegna, ndr) o venire trasferito in un’altra struttura simile ma non in Umbria perché non ce ne sono, oppure tornare in libertà poichè ha espiato la pena che gli era stata inflitta. Ma – ha concluso – al momento non vi è nessuna possibilità che possa essere trasferito in tempi brevi, ma è molto improbabile anche nel lungo periodo, a Gualdo Tadino.”
Sulla Rems ha detto: “Ho semplicemente risposto in maniera istituzionale a una richiesta della Regione e ho semplicemente accompagnato sul posto i tecnici regionali e dell’Asl per far loro visionare la struttura dell’ex carcere. Questa è la decisione che io avrei preso, cioè nessuna e non c’è nessuno progetto. Poi, come ha detto l’assessore regionale Coletto, ci saranno da valutare i tempi e i costi. Quindi non ho deciso nulla, ma, nell’eventualità, saranno la giunta e il consiglio comunale a decidere. A tal proposito ho protocollato la richiesta di un consiglio comunale su questo argomento, unitamente al trasferimento del Germoglio, alla sede dell’Anaca e al recupero dell’ex ospedale, affinchè ognuno possa dire la sua e assumersi le proprie responsabilità.”
Roberto Cambiotti, nel suo intervento, non si è detto convinto della risposta del sindaco, ma, in base a quanto letto sulla stampa, a suo avviso vi sarebbe già uno stato avanzato di progettualità in essere.
IL GERMOGLIO AL VERDE SOGGIORNO? – “Al di là di come si concluderà la vicenda della Rems, l’obiettivo è trasferire i ragazzi del Germoglio (il centro socio-riabilitativo per disabili adulti, ndr) in un’altra struttura.” Così Presciutti, sempre nelle comunicazioni, ha informato il consiglio comunale della possibilità di uno spostamento dall’ex carcere di Palazzo Ceccoli al Verde Soggiorno “Don Bosco.”
“Dopo tanti anni riusciremo a dare risposte a un’esigenza delle famiglie”, ha detto. “Quello è un immobile totalmente ristrutturato e a norma, al centro, in un contesto dove tanti ragazzi e ragazze trascorrono molte ore della giornata, con un teatro fruibile, una sala prove, quindi il posto ideale per inserire nella vita sociale e anche lavorativa i ragazzi del Germoglio. Lì si potrebbero ampliare le loro attività, fino alla possibilità di poter gestire l’ospitalità dei gruppi che vengono. Forse, dopo tanti anni, riusciremo a dare una risposta alle famiglie, cioè oltre al diurno a quello che sarà dopo.”
Per la prossima settimana è prevista una visita con i genitori dei ragazzi, mentre il direttore generale della Asl e la responsabile del Distretto, dopo un sopralluogo, hanno ritenuto idonea la struttura del Verde Soggiorno per questo tipo di attività. Il Comune, ha detto il sindaco – ci investirà del suo: i ragazzi potranno essere ospitati senza oneri per le famiglie.