Sei milioni di investimento, finanziato inizialmente con risorse proprie, e 30 persone da assumere nei prossimi mesi. Il nuovo piano che TR Vic Spa sosterrà nei prossimi mesi nella propria sede operativa di Fossato di Vico è stato illustrato dall’amministratore delegato e direttore generale Stefano Pisoni e dal direttore finanziario Francesco Cricco, alla presenza dell’assessore regionale allo sviluppo economico Michele Fioroni, del sindaco di Fossato di Vico, Monia Ferracchiato, del presidente di Confindustria Umbria Vincenzo Briziarelli, del presidente della sezione territoriale dell’eugubino-gualdese di Confindustria, Luca Colaiacovo, e di Hedi Khirat della Rsu aziendale.
Oggi TR VIC, azienda nata nel 1964 a Fabriano e trasferitasi nel 1996 a Fossato di Vico, è leader internazionale nella produzione e commercializzazione di viti, perni, dadi, molle, clip, elementi di fissaggio in plastica, con una flessibilità che permette di garantire al committente soluzioni su misura e articoli customizzati.
L’azienda – ha ricordato Francesco Cricco – conta 130 dipendenti, un fatturato atteso per il 2021 di 34,5 milioni, per tre quarti proveniente da export, circa 1,2 miliardi di pezzi prodotti su base annua nella sede operativa di Fossato di Vico, ubicata nella zona industriale di Osteria del Gatto, in un’area di 28.000 mq.
“Il valore aggiunto dell’operazione – hanno spiegato i due manager in conferenza stampa – è l’impegno a sviluppare una realtà imprenditoriale importante e proiettata da tempo sui mercati internazionali, rafforzando la propria presenza su un territorio come quello dell’Eugubino-Gualdese, fortemente condizionato da crisi industriali e occupazionali ormai ventennali. Puntiamo ad implementare l’attività produttiva, riducendo l’outsourcing ed anzi riportando in loco fasi produttive attualmente ubicate all’estero. E’ un processo di inversione di tendenza che vuole anche dare un segnale forte a tutto il territorio e al sistema produttivo, in una logica di rete che veda lo sviluppo delle infrastrutture, materiali e immateriali, come volano di supporto alla crescita delle imprese”.
Il piano prevede un investimento di 6 milioni di euro, articolato nei prossimi due anni, principalmente su infrastrutture, con l’ampliamento dell’attuale sede, nuovi macchinari e incremento di figure professionali. TR VIC intende con questa iniziativa razionalizzare i propri processi produttivi, costruire un nuovo polo logistico, realizzare un nuovo reparto produttivo in grado di incrementare la propria capacità produttiva di oltre il 30% (portando da 1,2 a 1,6 miliardi di pezzi prodotti nella sede di Fossato di Vico), acquistando le migliori e più aggiornate tecnologie, portare all’interno produzioni attualmente in outsourcing in Far East, implementare processi di formazione del personale. Infine, ma tutt’altro che da ultimo, un aumento del personale fino a 160 dipendenti con una crescita del fatturato del 25%, arrivando a 43 milioni di euro.
Come ha illustrato l’amministratore delegato Pisoni, molte aziende in questa fase storica si sono trovate all’interno di una “tempesta perfetta”, costituita da numerose problematiche che hanno investito l’Oriente da dove arrivano forniture per il prodotto finito. Emblematica in tal senso è la crisi dei semiconduttori che sta mettendo in grave crisi il settore dell’automobile. A questo si sono aggiunti enormi rincari, oltre il 500%, delle tariffe dei container, l’incremento fino al 50% delle materie prime e altre concause che hanno portato il management di TR Vic a optare per questa importante operazione, avallata in tempi record dalla capogruppo Trifast Plc, che ha sede nel Regno Unito ed è quotata al London Stock Exchange.
“Un investimento che arriva in un’area di crisi – ha detto l’assessore regionale Michele Fioroni – E’ importante che il gruppo veda questa zona come un luogo di opportunità. Un nuovo volano dello sviluppo sarà la prossimità dei fornitori ed è prevedibile che altre aziende avranno le stesse esigenze.”
“Dopo la delocalizzazione della Faber abbiamo vissuto un periodo parzialmente buio – ha rilevato il sindaco di Fossato di Vico, Monia Ferracchiato – Una fase che pare volgere al termine, grazie anche a questo progetto e ad altri che sono all’orizzonte (il capannone ex Faber è stato rilevato da una nuova attività, ndr), oltre alla presenza di realtà in questa zona industriale che non hanno risentito della crisi. Questo è estremamente importante per la comunità di tutto il territorio e all’orizzonte c’è la possibilità che arrivino altre nuove aziende.”
Il presidente di Confindustria Umbria Vincenzo Briziarelli, alla sua prima uscita pubblica dopo la sue recente elezione, ha sottolineato l’importanza di “essere riusciti a portare qui gli investimenti del gruppo dove, vista la situazione che sta attraversando la Fascia Appenninica, ha un valore doppio: significa che l’azienda e le istituzioni hanno creato le giuste condizioni.”
Sostegno al progetto è stato dato anche da Hedi Khirat del direttivo provinciale della Cgil, presente nella circostanza come delegato Rsu e della sicurezza. “L’amministrazione dell’azienda ha sempre condiviso con i lavoratori le sue scelte e questo è positivo. Questo progetto permetterà anche di accrescere la sicurezza nei luoghi di lavoro e rappresenta un segnale per altri possibili investitori di puntare su questo territorio per fare impresa.”