Progetto di risanamento dell’area Rocchetta, la Comunanza non parteciperà all’incontro in Regione

La Comunanza Agraria Appennino Gualdese non parteciperà all’incontro in Regione, convocato dal vicepresidente e assessore all’ambiente Roberto Morroni, per la presentazione dei progetti di risanamento e riqualificazione dell’area Rocchetta, al quale sono stati invitati, oltre all’ente montano, il Comune di Gualdo Tadino e l’azienda Rocchetta Spa.

La Comunanza ha pubblicato sulla propria pagina Facebook la risposta inviata a Morroni nella quale ufficialmente declina l’invito a partecipare a un tavolo che definisce “strumentale”.

L’Appennino Gualdese propone a sua volta “un tavolo tecnico formale che coinvolga la Comunanza ed i suoi tecnici, come proprietario e gestore dei terreni in oggetto, il Comune di Gualdo Tadino e la Regione dell’Umbria per stabilire il piano di demolizioni dei cabinotti dei pozzi, previste dalla sentenza del Consiglio di Stato, e quello del ritombamento dei pozzi senza titoli, per procedere in un secondo step alla sistemazione del Costone roccioso ed al ripristino della Valle, a carico del concessionario.”

Per la Comunanza restano quindi imprescindibili, come successivamente ribadito, le demolizioni dei cabinotti, il ritombamento dei pozzi di attingimento di Rocchetta e il ripristino della Valle del Fonno a carico dell’azienda “che attende ancora dal 2013 – scrive l’ente – mai ordinato né dal Comune né dalla Regione. Un obbligo preciso che non contribuiremo a confondere ancora per un investimento, previsto dalla legge sulle acque minerali a prescindere dalle responsabilità per l’eventuale “non esecuzione dei lavori alla regola dell’arte”.

Ad oggi la Comunanza non è in possesso di nessun piano di demolizione, né di nessun altro progetto, nemmeno in bozza, o bozza di intervento sui territori di sua proprietà, oggetto di concessione, né per il ritombamento dei pozzi. Per tali motivi quindi la Comunanza – conclude la lettera – non potrà sedersi ad un tavolo strumentale che prevede il salto in avanti eludendo i passi obbligatori che, per prime, le Istituzioni comunale e regionale sono tenute a perseguire, nel rispetto della legge per l’interesse generale di un’intera comunità.”

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Redazione Gualdo News
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