Futuro ex stabilimenti Merloni, i delegati Fiom tra speranze e incertezze

Con l’occasione degli auguri di Buon Natale, i delegati della Fiom Cgil ex Merloni, ex JP Industries ed ex Indelfab – quest’ultima  ora in mano a curatori fallimentari – vogliono “augurare un 2022 migliore degli ultimi due anni a tutti i lavoratori che hanno fatto i cosiddetti salti mortali per avere un salario dignitoso e dare un un futuro a loro stessi e alle loro famiglie.”

Per i sindacalisti il 2022 “fa intravedere qualche segnale di possibili miglioramenti”. Tra questi, gli ultimi sei mesi di cassa integrazione concessi dal governo ai dipendenti dell’ex Jp che non sono legati soltanto al perdurare della pandemia, “ma soprattutto a quello che si annuncia un più che probabile recupero e rilancio degli stabilimenti Merloni di Gaifana. Un recupero e rilancio che passa attraverso nuovi investimenti”. 

I delegati Fiom-Cgil si appellano quindi alle istituzioni invitandole a “riprendere il discorso per questi progetti partendo da  quanto detto e proposto il 13 settembre nello stabilimento di Colle, dove, alla presenza del Ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, l’assessore regionale allo Sviluppo economico Michele Fioroni presentò un progetto sulle nano tecnologie. Il tutto con la speranza che non sia già troppo tardi. Un progetto sulle nano tecnologie che, secondo l’assessore Fioroni, anche attraverso i fondi del PNRR, avrebbe rilanciato il territorio della Fascia appenninica partendo appunto dallo stabilimento di Colle di Nocera.”

I delegati sindacali però non si dicono fiduciosi in una concretizzazione  di questi progetti: tra le motivazioni vi è “il frazionamento messo in atto dai curatori fallimentari che di certo non va nella direzione proposta in quell’incontro. Non abbiamo nulla contro gli imprenditori che hanno occupato degli spazi dei capannoni di Colle, anzi ci auguriamo che possano insediarsi presto e crescere di fatturato e occupazione, ma certamente è sbagliato togliere all’intero pacchetto una struttura come la mensa, che, in un polo industriale con centinaia di dipendenti, è sicuramente fondamentale.”

“Ci aspettiamo quindi un cambio di passo: le nano tecnologie, come ad esempio quelle che impiegano il il grafene, sono ormai diventate una realtà a Fossato di Vico e sappiamo che la società ha in serbo progetti di grande portata e ambizione – conclude la nota – Progetti che, nell’intenzione dell’azienda, vedrebbero nello stabilimento di Colle il centro nevralgico, con tanto di spazi di ricerca sui materiali in collaborazione con l’università. Infine sollecitiamo l’INPS regionale ad evitare che chi attende il pagamento della cassa integrazione, non debba aspettare mesi prima di avere quanto dovuto.”   

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Redazione Gualdo News
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