Un mare di nebbia su Gualdo Tadino, ecco il misterioso fenomeno della Fata Morgana

DaStazione meteorologica di Palazzo Mancinelli

Fra le tante cose eccezionali e davvero rare accadute in questi giorni ce n’è una particolarmente insolita, dal nome alquanto evocativo: una fata morgana.

Una “fata morgana” è un fenomeno ottico, un tipo di miraggio, a causa del quale degli oggetti posti dietro all’orizzonte, appaiono al di sopra di esso, anche distorti. Una fata morgana è una sorta di miraggio complesso che nasce dall’unione del miraggio inverso (quello che voi vedete sulla strada arroventata d’estate, quando sembra bagnata) e diretto (quello che vi fa vedere le coste della Croazia, che sarebbero sotto l’orizzonte, dalle coste marchigiane).

In questo caso, in una situazione fortemente anticiclonica con una anomalia termica come quella riscontrata il 1° gennaio si è verificata una poderosa inversione termica e diverse altre irregolarità (come quella che ha portato alla formazione di uno strato di omotermia di almeno 400 metri di spessore).

In questo contesto, guardando verso nord dal Serrasanta o da Valsorda, si poteva vedere un sistema collinare molto lontano, interrotto (vedi le frecce) in più punti.

Come si può vedere dalla foto non al tramonto, scattata dal monte Catria, il sistema collinare oggetto del miraggio è molto lontano e risulta all’orizzonte molto più a nord di Gualdo Tadino: da Valsorda non dovrebbe essere visibile, insomma. Ma poiché l’aria al di sopra dello strato di nebbia presenta una forte inversione termica, per cui aumenta di temperatura con la quota, i raggi luminosi diretti sopra l’osservatore vengono rifratti e deviati verso il basso, per cui il sistema collinare appare all’orizzonte anche se in realtà ne è al di sotto. In più, esso viene distorto e in alcune sezione si verifica o un miraggio inverso oppure non si verifica per nulla la fata morgana, per cui l’immagine dell’oggetto lontano non viene rifratta e l’oggetto resta così sotto l’orizzonte.

Nella foto di Massimiliano Rapaccioli (che ringraziamo di cuore per aver documentato meglio di me questo evento) si nota come nel punto 1, addirittura, la fata morgana va a sovrapporsi all’immagine della collina reale, che sbuca dalla nebbia, mentre nei punti 2 e 3, ci sono immagini ribaltate dello stesso oggetto, che è già di per sé un miraggio. Una cosa favolosa. Più unica che rara.

Nella mia foto (di Pierluigi Gioia, ndr), la terza, scattata da Valsorda, non è evidente alcun ribaltamento dell’oggetto, ma si capisce bene che l’ultimo tratto di orizzonte è in realtà un miraggio che, in certi punti (le frecce), non sussiste.

È un fenomeno davvero rarissimo, perché per potersi verificare ha bisogno non solo di una poderosa inversione termica ma anche di alcune altre anomalie termiche fra l’osservatore e l’oggetto.

Insomma, ai vostri bambini potete ora raccontare, senza dire bugie, che non solo a Gualdo c’è il mare (di nebbia…) ma anche che esistono le fate…

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Redazione Gualdo News
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