Due pietre d’inciampo sono state collocate in piazza Soprammuro a Gualdo Tadino e scoperte questa mattina dall’amministrazione comunale in occasione del Giorno della Memoria.
Da alcuni anni l’amministrazione comunale ricorda in questo giorno particolare, in cui vengono commemorate le vittime dell’Olocausto, dei cittadini gualdesi che hanno perso la vita nei campi di sterminio e di concentramento nazisti. Le due pietre d’inciampo”, collocate all’interno della rosa dei venti nella pavimentazione della piazza, sono state apposte quest’anno a memoria dei gualdesi Secondo Bazzucchi e Germano Gaudenzi. Entrambi soldati dell’esercito italiano, vennero catturati dai tedeschi e deportati in Germania. Bazzucchi morì nel 1945 nel campo di prigionia di Dora Mittelbau; Gaudenzi perse la vita nel 1944 a Treysa.
In piazza Soprammuro è stato realizzato un “luogo della memoria”, che raccoglierà tutti i nomi delle vittime che verranno trascritti su delle pietre d’inciampo collocate negli spazi compresi tra le punte della rosa dei venti, un simbolo che sta a significare che i corpi di alcune delle persone morte in quei luoghi sono da considerare definitivamente dispersi.
Alla cerimonia erano presenti il sindaco Massimiliano Presciutti, la giunta comunale, i parenti delle vittime, le autorità militari, gli studenti delle scuole gualdesi, e il parroco don Franco Berrettini che ha benedetto le pietre.
.
“Oggi 27 gennaio ci troviamo a riflettere su questa importante giornata – ha detto nel suo intervento il sindaco Presciutti – attraverso l’iniziativa delle Pietre d’Inciampo, che prosegue e che quest’anno ricorda altri due nostri giovanissimi concittadini che hanno perso la loro vita in Germania: Secondo Bazzucchi e Germano Gaudenzi. Lo facciamo da quest’anno qui in Piazza Soprammuro, perché questo luogo diverrà la piazza della memoria. Ogni anno verranno infatti apposte presso la rosa dei venti qui presente due pietre in memoria dei gualdesi che donarono il bene più prezioso che avevano, ossia la loro vita per farci vivere liberi e in pace. Secondo Bazzucchi e Germano Gaudenzi, come gli altri che hanno perso la vita, hanno lasciato una traccia indelebile di una memoria che dobbiamo saper tramandare e ricordare non solo il 27 gennaio ma tutti i giorni. A maggior ragione anche in virtù di questi tempi difficili che stiamo vivendo e che si stanno manifestando non lontano da noi in Europa”.