Coldiretti, iniziato il “Tour…diretti” dei giovani imprenditori agricoli

Tour … Diretti: è il viaggio programmato in tutto il territorio regionale partito questa settimana, per un confronto e scambio di conoscenze fra giovani imprenditori agricoli. È quanto rendono noto Coldiretti e Coldiretti Giovani Impresa Umbria, sottolineando come al centro dell’iniziativa siano previste visite mirate ad importanti realtà produttive, testimoni del made in Umbria agroalimentare.

“Si tratta di un tour in tutta l’Umbria – spiega Francesco Panella delegato Coldiretti Giovani Impresa Umbria – per approfondire le attività del nostro gruppo, ma pure per esaltare il protagonismo di quei giovani agricoltori, sempre più importanti a livello locale per valorizzare la nostra agricoltura. Le aziende condotte da giovani infatti, spesso sono le più innovative, quelle con un maggiore livello di reddito e diversificazione.”

“Abbiamo pensato a varie visite sul territorio – riferisce Panella – che mirano ad un confronto su lavoro, comparti e filiere agricole differenti, convinti che uno scambio di informazioni, progettualità e saperi possa giovare ad ognuno di noi, nelle quotidiane attività aziendali. La prima tappa – aggiunge Panella – ha interessato l’azienda agricola La Luna di Gubbio, che si caratterizza per un allevamento di maiali allo stato semi-brado, con la proposta di carni fresche e stagionate e la Società agricola Capoccia Bio di Gualdo Tadino, che produce farine biologiche, pasta, legumi bio, pane e prodotti da forno, coniugando tradizione e innovazione.”

“Il ritorno alla terra dei giovani rappresenta oggi una scelta di vita e imprenditoriale sempre più ponderata – ricorda Mario Rossi direttore regionale Coldiretti – che si fonda su competenza, professionalità e desiderio di accostarsi ad un mestiere tornato attrattivo per i ragazzi, grazie anche ad una sua accresciuta strategicità per l’intera società. La multifunzionalità delle imprese agricole consentita dalle normative – continua Rossi – permette agli agricoltori di ampliare le proprie proposte: dal sociale, come con le fattorie didattiche e gli agriasili, alla ricettività negli agriturismi, fino alla vendita diretta.”

“I giovani impegnati in campagna – conclude Rossi – portano avanti un lavoro dalle prospettive economiche importanti, anche se non mancano le difficoltà: dalla poca disponibilità di terra alla troppa burocrazia, fino all’accesso al credito. È necessario quindi, potenziare gli sforzi in direzione di politiche che agevolino le loro scelte e il loro impegno, poggiando su risorse e regole che siano un incentivo in grado di dare certezze a chi scommette nel comparto, che necessita ancora di un forte ricambio generazionale.

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Redazione Gualdo News
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