Le continue indagini e scoperte sul territorio dell’Appennino gualdese, ad opera dei ricercatori botanici e paleontologi Mara Loreti e Piero Salerno hanno portato a un altro importante risultato scientifico, un altro riconoscimento internazionale per la montagna di Gualdo Tadino.
Una scoperta che viene ancora una volta ad evidenziare il grande valore naturalistico degli ecosistemi naturali ricchi di diversità biologica presente nella dorsale appenninica centro-nord del gualdese.
Il Notiziario della Società Botanica Italiana, Vol.5(2) 2021 ”Nuove Segnalazioni Floristiche Italiane”, ha accolto e inserito le scoperte di specie botaniche relative all’Appennino di Gualdo Tadino che rappresentano primi rinvenimenti nel territorio gualdese, nuove stazioni per l’Umbria di specie rare ed endemiche, ampliamento a nord dell’areale di distribuzione dell’entità nel territorio umbro.
Le scoperte delle specie botaniche sono avvenute durante le indagini dei due ricercatori della Società Botanica Italiana in periodo pandemico 2020/21, all’interno del Sito Natura 2000, ZSC di Gualdo Tadino.
I cinque campioni sono stati depositati presso l’Erbario di Firenze, Museo Botanico.
Ricordano con soddisfazione i due ricercatori, non affatto nuovi a studi e ricerche nel territorio appenninico di Gualdo Tadino che, in collaborazione con diverse Università italiane altre scoperte e pubblicazioni sono state effettuate e pubblicate su riviste scientifiche internazionali.
Tra queste ricordiamo la rarissima stazione del Giaggiolo della marsica Iris marsica , specie di grandissimo interesse naturalistico rinvenuta nel Sito Natura 2000 di Monte Maggio – M. Nero all’interno dell’habitat 9210 “ Faggete degli Appennini” habitat 8210 “Pareti rocciose calcaree con vegetazione casmofitica” la cui presenza ha contribuito alla scelta dell’area come sito Natura 2000.
Elenco delle specie botaniche rinvenute nell’Appennino centro-nord di Gualdo Tadino:
Allium flavum L. subsp. flavum (Amaryllidaceae), (Aglio giallo) La specie rappresenta la seconda segnalazione per l’Umbria, in località collinare “Valcije” di Gualdo Tadino.
Crocus biflorus Mill. (Iridaceae). (Zafferano selvatico). Le due segnalazioni costituiscono i primi rinvenimenti della pianta nella fascia appenninica collinare e montana del territorio di Gualdo Tadino, in località Valcije e M. Serrasanta.
Genista januensis Viv. (Fabaceae). (Ginestra genovese). Il ritrovamento sul Complesso carsico del Monte Maggio rappresenta una nuova segnalazione per i rilievi dell’Appennino Gualdese.
Knautia calycina (C.Presl) Guss. (Caprifoliaceae). (Ambretta siciliana). La specie rinvenuta in località Valsorda e Monte Serrasanta di Gualdo Tadino, rappresenta una nuova segnalazione di specie rara per l’Umbria. Specie endemica dell’Appennino centrale e meridionale. Le due stazioni, localizzate nel tratto gualdese dell’Appennino Umbro-Marchigiano, ampliano a nord l’areale italiano di distribuzione della specie.
Ranunculus illyricus L. (Ranunculaceae). (Ranuncolo illirico). La specie rappresenta una nuova segnalazione di specie rara per l’Umbria, rinvenuta in località Monte Serrasanta, “Balza del mezzogiorno”. La pianta risulta nell’elenco delle specie rare o di particolare valore fitogeografico della regione. La nuova stazione del Monte Serrasanta amplia a nord l’areale di distribuzione dell’entità nel territorio umbro.
“E’ proprio per la ricchezza della Biodiversità e per le particolarità del nostro prezioso Appennino, dei tanti reperti paleontologici restituiti alla storia, che si aspetta con vero entusiasmo la realizzazione di un Museo di Storia Naturale, all’ingresso della Valle del Fonno in località Rocchetta di Gualdo Tadino”, sottolineano i due ricercatori.