Riceviamo e pubblichiamo integralmente un comunicato stampa del Partito Democratico di Gualdo Tadino.
Spetta a noi, come cittadini, ricollocare il senso e l’attualità di una ricorrenza come quella della “Giornata internazionale della donna”, la quale spesse volte rischia di finire in una vuota retorica.
Non possiamo in questi giorni drammatici non pensare alle donne ucraine e alle donne di tutte le guerre, le quali hanno fatto del loro coraggio una forma di ribellione di fronte ad eventi drammatici. Donne che, a tutte le latitudini, hanno dimostrato di essere una crepa all’interno della storia, capaci di produrre una rivoluzione, più o meno silenziosa, ma permanente, come le donne russe scese in strada a manifestare il loro dissenso. Questo perché tale ricorrenza è più propriamente il ricordo di coloro che hanno alzato la voce in nome di un riconoscimento sociale e politico, prima ancora che personale. La trama dei diritti non si conquista solo nelle piazze, ma anche nei contesti più disparati della nostra quotidianità, in famiglia come nel lavoro. Le donne ucraine al quale oggi guardiamo sono le stesse, come molte altre donne del mondo, costrette a cercare altrove lavoro e prospettive future.
Riteniamo essenziale quindi compiere lo sforzo di riproporre la centralità della questione femminile, non in astratto, ma calata nel contesto dei diritti e delle tutele ancora in parte eluse, soprattutto in ambito lavorativo. Nello specifico, il darsi di una politica sempre più attenta al gap di genere e alle pari opportunità non basta da sé a risolvere problemi e pregiudizi strutturali. Anzi, in un contesto culturale che considera ancora la donna soggetto debole, non può esserci una visione ugualitaria dei rapporti sociali, tantomeno una piena considerazione del valore delle donne che non sia subordinato a vecchie logiche.
Come partito dobbiamo farci portavoce di battaglie primarie, le quali hanno a che fare in prima istanza con i diritti in materia di occupazione e parità salariale. Va infatti ricordato come, in assenza di questi, gli altri diritti perdono valore e pregnanza. Una donna libera è una donna posta nelle condizioni di poter scegliere il proprio progetto di vita, in ambito lavorativo e personale, senza percorsi necessariamente tracciati, condizionamenti esterni o compromessi. In tale prospettiva assume una rilevanza particolare l’indipendenza economica e il tessuto delle infrastrutture sociali, nonché la tutela da ogni forma di discriminazione e violenza.
Nel mese di aprile infatti promuoveremo una iniziativa con l’obiettivo di mettere in evidenza e dare voce alle esigenze e ai bisogni delle donne, nel nostro territorio, ma non solo. Alla luce di ciò, ci impegniamo a fare dell’otto marzo non il punto di arrivo, ma il punto di partenza di un percorso continuativo, che ci vedrà attenti e propositivi rispetto a tali questioni.
Partito Democratico – Gualdo Tadino