Inaugurato ieri a Fossato di Vico lo stabilimento di The Graphene Company. E’ la prima fabbrica di grafene in Umbria.
L’assessore regionale allo sviluppo economico Michele Fioroni lo ha definito “un impianto rivoluzionario, unico nel panorama internazionale che permetterà la produzione di grafene ecologico, puro al 99% e applicabile ai maggiori settori produttivi. Un vero salto nel futuro dei materiali, un futuro fatto di innovazione e sostenibilità che si intersecano in maniera indissolubile, pervadendo sia i processi produttivi che i prodotti.”
UTILIZZO DEL GRAFENE – Il fisico nucleare Valerio Rossi Albertini fa capire l’importanza del grafene: “E’ il materiale che comporterà la più grossa rivoluzione tecnologica dei prossimi vent’anni, perché cambierà la nostra vita quotidiana.”
La rivista Focus rende bene l’idea: “Come tutti i materiali, anche il grafene ha diversi utilizzi. Nella vita di tutti i giorni possiamo averlo già incrociato dentro racchette, caschi, scarpe… Ma grazie alle sue proprietà uniche (e ancora in buona parte da scoprire) può adattarsi ai ruoli più diversi. Grazie alla possibilità di creare “buchi” nella sua struttura, può diventare un depuratore d’acqua o un filtro per l’aria. Oppure una parete molecolare che imita la membrana delle cellule, e quindi fa passare solo alcune sostanze. La sua conduttività elettrica (è meglio del rame) lo può rendere una minuscola lampadina o una retina bionica, ma soprattutto stravolgerà il mondo dell’informatica con circuiti stampati. Inoltre, applicato ai microfoni dinamici, ne amplifica di 32 volte la sensibilità. Utilizzando fogli di grafene, sono state realizzate costruzioni spugnose in 3D, 10 volte più dure dell’acciaio e decisamente più leggere. Ed è proprio per questo connubio fra resistenza e leggerezza che il grafene è stato indicato come possibile materiale per fabbricare vele solari per futuribili navi spaziali destinate alle lunghe percorrenze.”
L’AZIENDA DI FOSSATO DI VICO – Gli imprenditori Michele Baldin e Roberto Leonardi hanno dato vita alla prima fabbrica di grafene in Umbria. Green Graph, questo il nome della start up legata alle nanotecnologie, potrebbe essere il primo tassello su cui realizzare un distretto umbro che dovrebbe vedere coinvolta l’area dell’ex Antonio Merloni a Colle di Nocera Umbra, come illustrato in un incontro pubblico dallo stesso Fioroni lo scorso settembre, a cui aveva preso parte anche il ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti.
“Fare qui un impianto unico nel suo genere al mondo ci ha consentito di costruire non solo un progetto per fare il materiale delle meraviglie ma per avviare una collaborazione molto intensa con tutte le imprese del territorio per fare rigenerazione industriale”, ha evidenziato Roberto Leonardi.
“In questo momento la grafene è molto ricercata soprattutto dalle industrie dell’auto elettrica perché si realizzano batterie di ultima generazione in grado di far percorrere mille chilometri e che si caricano in pochissimi minuti. Altre applicazioni sono nel calcestruzzo e nei bitumi. Questo impianto è un salto quantico rispetto a quelli convenzionali”, ha sottolineato Michele Baldin che ha spiegato che, nonostante l’azienda impieghi non tantissime persone (circa 15-20 quasi tutte under 30), è in grado di essere un volano per potenzialmente generare nel distretto migliaia di posti-lavoro. “Basti pensare soltanto di mettere la grafene nella polvere di vetro per ottenere dei vetri performanti: in questo territorio potrebbe nascere un’azienda che produce vetro arricchito alla grafene e ecco che l’occupazione vola.”
Sono quindi molteplici gli impieghi di questo materiale e compito delle istituzioni, presenti all’inaugurazione con il vicepresidente della Giunta regionale Roberto Morroni, l’assessore regionale Michele Fioroni, il sindaco di Fossato di Vico, Monia Ferracchiato, quello di Gualdo Tadino, Massimiliano Presciutti, e altri primi cittadini della zona, è quello di creare i presupposti affinchè aziende che utilizzano questo materiale mettano le proprie basi qui. Presenti anche il professor Luca Gammaitoni direttore del laboratorio NiPS del Dipartimento di Fisica e Geologia dell’Università di Perugia, e Luca Colaiavoco, presidente di Confindustria dell’eugubino-gualdese.
“Le applicazioni del grafene sono le più disparate, e opportunatamente combinato il grafene aumenta incredibilmente le performance dei materiali più diversi. Uno strumento con potenzialità uniche che potrà supportare il processo di riconversione dei nostri settori più tradizionali – ha detto ancora l’assessore Fioroni – Un progetto che nasce da una tecnologia altamente evoluta, che permetta la produzione di grafene a basso costo e con un processo completamente green. Un’opportunità unica per la nostra Regione, che ha trovato in questi mesi il sostegno di Università, imprese e istituzioni, e in cui questa amministrazione crede profondamente. Riteniamo che si possa costruire un modello ecosistemico di sviluppo sul quale poter far nascere attorno a questa azienda tutte le infrastrutture necessarie per il trasferimento tecnologico e per la ricerca affinchè nel mondo dei nanomateriali si decida di venire a investire in Umbria perchè è il luogo ideale”
“Attorno a questa realtà ne nasceranno altre. Significa portare lavoro sul territorio e farlo crescere e ridiventare fiorente”, ha concluso il sindaco di Fossato di Vico, Monia Ferracchiato