NOSTRO SERVIZIO
Dopo il grido di allarme sulla siccità lanciato in tutta Italia e, in particolare in Umbria anche da Coldiretti e dalla Comunanza Agraria Appennino Gualdese, abbiamo chiesto maggiori informazioni e delucidazioni sullo stato delle sorgenti del territorio ai referenti dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (ARPA).
La dirigente Sara Passeri e il responsabile del Servizio Rete Acqua Mirko Nucci hanno confermato che la situazione di deficit è diffusa in tutto il territorio regionale, inclusa ovviamente anche l’area di Gualdo Tadino, ma con delle eccezioni e considerazioni scientifiche da fare. A fine maggio, a seguito delle previste e iniziate oggi, piogge primaverili, si dovrà fare il punto della situazione per valutare se sarà necessario dichiarare lo stato di crisi idrica.
“La carenza di piogge che ha caratterizzato la stagione invernale ha portato un inevitabile impoverimento delle risorse idriche immagazzinate nel sottosuolo – spiegano dall’Arpa – Osservando il sinottico relativo allo stato delle sorgenti umbre aggiornato allo scorso 24 marzo, si può notare che quasi tutti i sistemi da noi monitorati hanno una portata inferiore a quella storica del periodo attuale e, ad eccezione di Lupa, tutte le sorgenti hanno una tendenza attuale alla recessione “. La portata è, dunque, in progressiva diminuzione.
Entrando nel dettaglio del territorio gualdese, vediamo che l’analisi degli omologhi pregressi relativa alle tre sorgenti interessate (Boschetto, Vaccara e Rumore) denota una situazione piuttosto diversificata. “La sorgente di Boschetto è caratterizzata da un deficit prossimo al 43% , avendo una portata attuale di 203 litri al secondo a fronte di una media storica, riferibile a fine marzo, di circa 358 litri al secondo. Va tuttavia considerato che la sorgente di Boschetto ha un indice di variabilità piuttosto elevato e tende ad enfatizzare le fasi di estrema siccità/piovosità”, spiega Nucci.
La sorgente di Rumore ha un deficit prossimo al 30%, mentre la sorgente di Vaccara è perfettamente in linea con la media storica del periodo e – sottolineano dall’Arpa – “rappresenta, a livello regionale, l’unica a denotare una situazione di normalità in un contesto di deficit diffuso”.
“La situazione attuale – spiegano dal coordinamento tecnico scientifico dell’Arpa – potrebbe essere mitigata dalle piogge primaverili, previste già dalla settimana corrente. Pertanto, è opportuno valutare con attenzione la situazione attuale senza eccedere in allarmismi, rimandando a fine maggio le considerazioni su un’eventuale crisi idrica nel territorio gualdese e nell’intera Umbria, che potrebbe gravare pesantemente sul periodo estivo”.