“La scelta di Destino”, il libro di Brunello Castellani, edito da Diadema, arriva a Gualdo Tadino dopo la lunga pausa invernale nella quale, a causa delle restrizioni dovute alla crisi pandemica, tutte le iniziative di presentazione editoriali sono state sospese.
Venerdì prossimo, 22 aprile, al Teatro Talia, con inizio alle ore 21, alla presenza dell’autore si parlerà di quest’opera ambiziosa, sensibile, di estrema perizia storica e narrativa, dove l’autore unisce una ricostruzione rigorosa degli avvenimenti realmente accaduti, alla finzione funzionale del romanzo, alle impressioni e considerazioni sulle vicende italiane a partire dalla fine Seconda Guerra Mondiale in poi.
Un lavoro complesso quello di Brunello, che inizia la mattina del 3 febbraio 1944, quando Destino parte dall’Appennino umbro per andare a combattere per la Repubblica di Salò. Al ritorno incontra un monaco che lo avvia alla conoscenza e lo aiuta a superare la colpa che si porta dentro.
Per riscattarsi sceglie di seguire le tracce di due gruppi di deportati presi la mattina della sua partenza. Sono i Triangoli rossi dell’Appennino, nati nelle stesse terre e catturati dai nazifascisti a 1.200 chilometri di distanza. Alcuni nei paesi della montagna di Foligno, altri in fondo alla miniera di Montrouge, in Francia, dove sono emigrati. Finiscono, quasi tutti, nei campi di concentramento dove gli scienziati di Hitler preparano le armi segrete per ribaltare le sorti del conflitto. Lavorano in condizioni di schiavitù e pochi tornano a casa.
Mentre l’Italia rifiuta di fare i conti con le proprie responsabilità, Destino attraversa la notte del Novecento e pratica la cura della memoria contro l’oblio e i nuovi volti dell’odio. Fino all’ultimo viaggio a Gualdo Tadino, dove assiste al ritorno a casa di una giovane donna, diventata importante nel Paese dove il nonno Tommaso, minatore ucciso dal lager, è emigrato quasi un secolo prima.
La presentazione di venerdì si svolgerà con il patrocinio del Comune di Gualdo Tadino e sarà preceduta dai saluti del sindaco di Gualdo Tadino, Massimiliano Presciutti e coordinata da Mario Fioriti di Diadema Edizioni. Sono previsti interventi di Rita Pecci, presidente di Diadema, dell’autore umbro Antonio Luna e di Luca Gammaitoni, docente universitario e autore di opere di divulgazione scientifica.
L’iniziativa si concluderà con una traduzione teatrale ispirata al libro, curata e interpretata da Silvia Marcellini, in collaborazione con Chiara Sabbatini.
Si ricorda infine, a coloro che vorranno partecipare, l’obbligo delle mascherine all’interno del teatro e del green pass.