Attenzione alle processionarie. Con le temperature in sensibile rialzo è possibile che in questo periodo siano in giro per i prati e boschi in quanto uscite dai bozzoli costruiti sui pini e sui cedri. Le processionarie, infatti, sono ricoperte di peli urticanti ed il contatto tra i peli (e anche tra i nidi, abbandonati e non) e la pelle, o le mucose di uomini e animali, provoca infiammazioni e reazioni allergiche che possono avere esiti anche gravi.
“Se nel nostro giardino o in quello del vicino notiamo la presenza dei bozzoli sui rami – spiega il dottor Alessandro Maria Di Giulio, responsabile dell’attività di disinfestazione del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica dell’Azienda Sanitaria – dobbiamo fare particolare attenzione. Prima di tutto bisogna verificare il prato prima di far giocare i bambini o di portare a spasso i cani. Se si avvistano le processionarie, dotiamoci delle adeguate protezioni: guanti, occhiali, mascherina antipolvere e se possibile una tuta ‘usa e getta’. Provvediamo, quindi, a bagnare con acqua la fila dei bruchi per impedire alle setole urticanti di librarsi in aria. Raccogliamoli con la scopa e paletta e mettiamoli in un secchio con acqua per poi interrarli. Si possono utilizzare anche delle trappole per processionarie da applicare ai tronchi per intercettare le larve mentre cercano di raggiungere il terreno dove si trasformeranno in crisalidi”.
Attenzione anche ai nidi, che vanno rimossi con le dovute accortezze. “Anche se i bozzoli sono stati tutti abbandonati dalle larve – prosegue Alessandro Maria Di Giulio – si consiglia comunque di eliminarli tagliando i rami dove sono presenti, metterli dentro un secchio con acqua e quindi successivamente sotterrarli. Non bisogna mai dare fuoco ai nidi o alle file delle processionarie per evitare il rischio di ustionarsi e perché attraverso l’emissione dei fumi si disperdono anche le setole urticanti che, a contatto con la pelle, possono causare dermatiti anche gravi, danni agli occhi e se inalate ai polmoni. Spruzziamo, infine, acqua nei nostri giardini in modo da far scendere i peli urticanti nel terreno”.
“Facciamo attenzione ai nostri amici a quattro zampe – sottolinea il dottor Di Giulio – che sono notoriamente curiosi e quando vedono questi bruchi in fila vanno con il loro tartufo a ‘snasare’ l’insolita comitiva. I danni possono essere veramente gravi e dopo un intensa salivazione da parte dell’animale si può arrivare allo sviluppo di una violenta infiammazione di lingua, bocca e tartufo. Il veterinario di fiducia potrà fornire tutti i consigli utili a ridurre i danni. In caso di contatto con la processionaria lavarsi abbondantemente con acqua per allontanare i peli urticanti e quindi recarsi, a seconda della gravità, o in farmacia o al pronto soccorso. Per finire una curiosità: mentre per le zanzare chi punge è solo la femmina, le processionarie sono tutte urticanti, sia le femmine che i maschi, però chi conduce la fila in processione è la femmina… ha sempre una marcia in più!”
Per ulteriori approfondimenti è possibile visitare il sito della Usl Umbria 1: www.portaledisinfestazione.org.
(fonte: Ufficio Stampa Usl Umbria 1)