Sono stati inaugurati questa mattina i nuovi spazi del Cvs Caritas di Gualdo Tadino, situati nel piano inferiore della chiesa di San Giuseppe Artigiano.
I locali sono stati ampliati, con il centro che, nell’ambito del progetto “Non solo pane”, avrà così a disposizione circa quattrocento metri quadrati in più di spazi, che sono stati messi a disposizione dalla parrocchia guidata da don Michele Zullato.
I lavori, realizzati grazie al volontariato e alle donazioni di numerose persone e aziende, si sono resi necessari in virtù del sempre crescente numero di utenti. I dati sono stati forniti dal vicepresidente Claudio Carosati, che li ha confrontati con quelli prepandemia: le famiglie assistite continuativamente (stranieri, immigrati e gualdesi) da 115 sono passate a 150, per circa 470 persone, con altre 80/100 famiglie che saltuariamente si rivolgono al Cvs Caritas. Nelle ultime settimane sono assistiti anche 99 profughi provenienti dall’Ucraina.
183 gli interventi a sostegno di spese sanitarie e pagamento di bollette (119 i pagamenti per conto di utenti a rischio distacco). A questo si aggiungono la raccolta di vestiario, le spese per onoranze funebri, sostegni scolastici e trasporti di utenti verso servizi essenziali.
Il rinnovato Cvs, presieduto da Maria Letizia Baldelli e che conta 68 soci e 75 volontari, ha al suo interno un’ampia sala polivalente, un emporio con adiacente magazzino, una sala ascolto, un laboratorio e una cucina che a breve sarà in grado di offrire pasti caldi.
All’inaugurazione, molto partecipata, sono intervenuti il sindaco di Gualdo Tadino, Massimiliano Presciutti, il vescovo diocesano, monsignor Domenico Sorrentino e il parroco di San Giuseppe Artigiano, don Michele Zullato, la presidente della caritas diocesana Rossana Galiandro oltre ad altri sacerdoti della vicaria gualdese.
“Creare sinergie e fare rete – ha detto il vescovo Sorrentino nel suo intervento – L’obiettivo è un centro che abbia una funzione catalizzatrice in una società sempre più frantumata.”
Anche il sindaco Presciutti, che ha accennato anche alla prospettiva di una nuova sede anche per il centro socio-riabilitativo “Il Germoglio”, ha parlato della necessità di unire le forze: “Da soli non si va da nessuna parte. Dobbiamo valorizzare le cose che ci uniscono, perchè sono le persone che fanno la differenza.”
Don Michele Zullato ha evidenziato la crisi profonda sotto l’aspetto economico che sta attraversando il territorio: “Una situazione preoccupante e pesante – ha detto – In questa realtà il Cvs Caritas è un fiore all’occhiello. Abbiamo dato volentieri in uso i locali e come parrocchia abbiamo a nostro carico le spese per energia elettrica e acqua. Abbiamo ricevuto tante donazioni e tanto volontariato per realizzare tutto questo e l’augurio è che questo centro diventi anche un luogo educativo.”
Un invito, in particolare ai giovani, è stato lanciato affinché si avvicinino al centro come volontari.