Ricognizione canonica sul corpo del Beato Angelo

E’ iniziata la ricognizione canonica sulle spoglie mortali del Beato Angelo, patrono della città di Gualdo Tadino e compatrono della diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino. L’evento è avvenuto a conclusione della visita pastorale del vescovo, monsignor Domenico Sorrentino, nella parrocchia di Santa Maria del Piano.

Per dare luogo a questa operazione, nei giorni scorsi l’urna è stata spostata dalla cripta alla navata centrale, ai piedi dell’altare maggiore, della Basilica Concattedrale di San Benedetto. Le operazioni di trasferimento dalla cappella che accoglie le sue spoglie, inaugurata nel 1924 in occasione delle celebrazioni per il sesto centenario della morte, sono state effettuate da alcuni confratelli della Santissima Trinità.

Dopo un iniziale momento di preghiera presieduto dal vescovo che ha incensato il corpo del Beato, è seguita la lettura del decreto di designazione e nomina dei componenti del tribunale per la ricognizione delle spoglie mortali addetti a tale operazione.

“Questi esami – ha detto monsignor Sorrentino – sono utili sia per tenere sotto controllo lo stato di conservazione del corpo ma ci aiuteranno anche a conoscere alcuni aspetti della vita del Beato Angelo”.

Le procedure sono seguite da Simona Minozzi, antropologa fisica e forense, paleopatologa; Agata Lunardini, archeologa specializzata nello studio delle mummie e paleopatologa; Lara Simonaitis, tecnico del restauro di reperti umani antichi.

Al termine della lettura del decreto sono seguiti i giuramenti dei designati davanti al vescovo, il taglio dei sigilli e l’apertura dell’urna. Dopo la celebrazione eucaristica l’urna, precedentemente situata ai piedi dell’altare, è stata spostata nella cappella di san Michele Arcangelo dove i tecnici effettueranno gli esami che dureranno alcuni giorni.

COSA E’ LA RICOGNIZIONE CANONICA – Nel caso di individui morti in concetto di santità, la ricognizione è regolamentata da una specifica Istruzione del Dicastero Vaticano Sanctorum Mater.
I motivi che portano a tale operazione sono: accertare l’identità della salma e garantire dunque l’autenticità delle reliquie, constatare lo stato di conservazione del corpo e preservarne i resti per quanto possibile, prelevare parti del corpo o degli indumenti per la preparazione di reliquie.

L’ultima ricognizione canonica sul corpo del Beato Angelo risale al 1961 e nell’occasione avvenne anche la traslazione nell’attuale urna. Fu la fase conclusiva dell’ “Anno Angelano” e la cerimonia di chiusura del 20 agosto 1961 fu presieduta dal cardinale Federico Cento alla presenza di nove vescovi.

Questo il documentario di Angelo Barberini su quella storica giornata. Le riprese esclusive sono del compianto notaio Enzo Sergiacomi.

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Redazione Gualdo News
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