I sapori di Gualdo Tadino sotto il sole dell’Arizona. Si chiama Pomodoro Italian Grill & Seafood il ristorante che sta spopolando a Phoenix. Più precisamente a Cave Creek, a nordest della capitale del Grand Canyon State, dove non è affatto raro accendere la tv e imbattersi in Viola Tagliaferri che spiega a “Good Morning Arizona” come preparare la vera pasta fresca o i piatti tipici della tradizione italiana, umbra e gualdese.
Se pensi Arizona, pensi il deserto e la domanda spontanea è: come ci sono finiti due gualdesi, perché gualdesi sono i titolari del ristorante, in mezzo all’assolato deserto del sud ovest degli Stati Uniti? Questo tipo di risposte spesso sono più semplici di quel che si pensa e dimostrano, una volta di più, come la vita sia imprevedibile, bella e piena di sliding doors affascinanti.
Cinque anni fa Federico Venturini, titolare del ristorante insieme alla moglie Viola, durante uno dei suoi viaggi di esplorazione del continente americano conosce Philip Igneri, settantenne nato a Long Island e di origini siciliane. Si crea un rapporto di amicizia che diventa fraterna e che porta inevitabilmente a un invito: “Vieni a passare le tue vacanze estive da noi in Italia?”. Phil accetta. E rimane folgorato dalla “sua” Italia.
«Phil è una persona eccezionale – ci racconta Federico – L’ho invitato, è arrivato in Italia e ha fatto la conoscenza della mia famiglia e dei miei amici più stretti. È rimasto affascinato da un mondo che per lui ormai era perduto e che lo ha riportato alla sua infanzia e alle sue origini. Lui, cresciuto in una famiglia di immigrati Italiani, ha rivisto in me le sue radici e i valori con cui è diventato un uomo. Prima di ritornare negli Stati Uniti mi fece una promessa, quella di aiutarmi a realizzare il sogno di una vita. Il mio sogno americano».
I sogni americani, quasi per definizione, tendono a realizzarsi. E Phil diventa socio di Federico. «Il 28 settembre 2019 abbiamo aperto il primo ristorante, Pizzicata Ristorante Pizzeria, prima pizzeria in Arizona a proporre pinsa romana. Esattamente un anno dopo, il 28 settembre 2020, ecco Pomodoro Italian Grill & Seafood, un ristorante fine dining nominato dall’emittente televisiva FOX ‘one of the best Italian of the entire country’ e dal Phoenix New times tra gli ’11 Best Italian Restaurants in Metro Phoenix area‘»
«Ricapitolando: io e mia moglie siamo partiti nel dicembre 2018, masticando un po’ di inglese, e siamo arrivati in una Nazione differente in tutto e per tutto dalla nostra, per cercare di realizzare il sogno di una vita. In tre anni e nel bel mezzo di una pandemia, abbiamo aperto due ristoranti».
E non è mica finita qui, perché il prossimo settembre, ovviamente il 28, arriverà il terzo locale. «Si chiamerà Mangia! – ci svela Federico – una pizzeria napoletana. A volte facciamo ancora fatica a credere come sia successo e con quale velocità».
Gli Stati Uniti sono ricchissimi di ristoranti italiani e la densità più alta è nelle zone toccate dall’emigrazione italiana dei primi anni del ‘900. Fra queste non c’è certamente l’Arizona. «Vero, ma il Bel Paese va sempre di moda. In effetti gli italiani in Arizona non sono tantissimi, ma questo Stato sta vivendo una crescita incredibile. Prima dell’invenzione dell’aria condizionata, nel 1920, la popolazione di Phoenix contava 29mila abitanti e tutto lo Stato 335mila. Oggi l’area urbana ne conta quasi 2 milioni e lo Stato 7 milioni. Questo è successo per la qualità della vita e per un clima che è favorevole nove mesi all’anno. La ‘Valley of the Sun’ è diventata una meta molto ambita, soprattutto dalla vicina California, ma in generale da ogni dove. Phoenix, e ancora di più Scottsdale (la Beverly Hills del deserto), vivono un momento di grande popolarità negli Stati Uniti. Quindi anche il proliferare di ristoranti, soprattutto quelli italiani, è conseguenza naturale».
«Gli americani ci adorano – continua Federico – perché noi per loro siamo il sogno da realizzare, la vacanza ideale e il paese dove vorrebbero vivere. Però, nonostante il numero considerevole di ristoranti italiani, la qualità è bassa e purtroppo la cultura del cibo è ancora influenzata dalla fusione della cucina italiana con quella americana. Per loro sei italiano se mangi spaghetti & meatballs, fettuccine Alfredo e quintali di aglio!»
Ci pensa Pomodoro ad alzarla la qualità. Dimostrazione ne è la decisione di Little Big Italy, la popolare trasmissione condotta da Francesco Panella sul canale NOVE, di scegliere il ristorante “gualdese” tra i tre partecipanti che si contenderanno il titolo di miglior ristorante italiano di Phoenix.
«Il nostro concetto di cucina è basato sull’autenticità e sul territorio in cui siamo cresciuti – spiega Federico – Nel menù di Pomodoro c’è tanto di Gualdo. C’è l’olio di Rigali, che mio padre tutti gli anni produce e mi spedisce, ci sono i fiori fritti, il biscio, il tartufo, i funghi porcini e il cinghiale. Cerchiamo di condividere, con il nostro cibo, le tradizioni di una cucina italiana semplice, ma con ingredienti di assoluta qualità. Un mese fa siamo stati contattati e scelti da Francesco Panella per girare l’episodio di Phoenix ed è stata veramente una soddisfazione incredibile essere tra i tre ristoranti in gara. Ci siamo arrivati lavorando sodo e dopo aver raggiunto riconoscimenti dalle più importanti testate giornalistiche nazionali”.
La puntata verrà trasmessa in Italia, sul canale NOVE, a Novembre 2022.
Quindi il sogno americano esiste? «I nostri amici americani più stretti ci portano sempre come esempio dell’american dream – rivela Federico – Se vali, ma soprattutto se lavori duro e credi nelle tue capacità, questa è ancora la terra dove realizzare i propri sogni. Non c’è invidia del successo altrui e la gente apprezza chi è riuscito a realizzarsi tramite le proprie capacità. Quindi dico sì! Il sogno americano esiste».
Arizona e Italia sono lontanissime. Non solo come tradizioni, cucina, mentalità, ma purtroppo anche dal punto di vista chilometrico. Logico quindi che un pizzico di nostalgia affiori dalle parole di Federico. «Per una serie di circostanze indipendenti dalla nostra volontà, come la pandemia, non siamo riusciti ancora a ritornare in Italia da quando siamo partiti. Ovviamente mi manca e mi manca ancora di più la mia famiglia. Non rimpiango nulla delle scelte fatte e vorrei chiudere con un monito anche se banale: non smettete mai di credere nei vostri sogni! Che siano questi americani, francesi, tedeschi o inglesi. Anche in momenti difficili, quando le prospettive appaiono cupe e destinate al peggio, mai mollare e perdere le speranze! Vorrei mandare un abbraccio a tutti i miei amici gualdesi con questa frase:“Quando sogna, l’uomo è un gigante che divora le stelle“».
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