Nell’ultimo giorno di scuola, agli alunni delle classi 1B e 2B (scuola secondaria di I grado) dell’Istituto Comprensivo di Gualdo Tadino, sono stati consegnati dei patentini speciali: “Un patentino per l’uso consapevole dello smartphone”.
Questo progetto pilota, curato dalla professoressa Paola Morini, è stato lanciato dall’Ufficio Scolastico Regionale dell’Umbria, rivolto ai ragazzi delle scuole medie. Si tratta di una formazione a tre livelli e di un esame finale per l’ottenimento del certificato.
Gli studi affermano che i giovani entrano in possesso di uno smartphone, al 77,5%, tra gli 11 e i 13 anni di età. Questione questa che interroga famiglie e pedagogisti, sollecitati dalle pressanti richieste dei giovani di questa età a poter avere un cellulare proprio. L’Umbria ha provato a dare una risposta, in termini di consapevolezza per i ragazzi, coinvolgendo docenti e famiglie.
Il progetto rientra nel programma “Scuole che promuovono salute” del Piano Regionale della Prevenzione al bullismo e al cyber bullismo e alla sicurezza in rete.
“L’obiettivo più ambizioso è il coinvolgimento di tutta la “comunità educante” attorno agli studenti –spiega l’insegnante Morini – il fine del progetto è quello di stringere in futuro un’alleanza tra gli adulti che si occupano dei ragazzi, attraverso la condivisione di un patto educativo tra genitori e figli. Come Istituzione abbiamo dato grande importanza al ruolo di tutela nei confronti degli alunni, attraverso l’assunzione di consapevolezza e competenza da parte loro”.
Al termine del percorso, gli allievi hanno sostenuto un test conclusivo, realizzato dall’Ufficio Scolastico Regionale e somministrato a scuola, che consente il conseguimento di un vero e proprio patentino, per testimoniare l’acquisizione delle competenze necessarie per uno strumento tanto importante.
Tutti gli istituti coinvolti nel progetto hanno riservato un momento ufficiale alla consegna dei patentini. Nell’Istituto Comprensivo di Gualdo Tadino l’assegnazione è stata effettuata dal dirigente scolastico Fabrizio Bisciaio per sottolineare l’impegno delle alunne e degli alunni.