“Presciutti, nazista vaccinale“, questa la frase che i familiari del sindaco di Gualdo Tadino Massimiliano Presciutti, in questi giorni all’estero, hanno trovato su un muro vicino all’abitazione del primo cittadino con una firma piena di sigle: “Res. G.T.”.
La scritta, oltretutto sgrammaticata, è stata pubblicata sui social dallo stesso Presciutti che ha commentato: “Stamattina, sotto casa, mia moglie e mia figlia hanno trovato questo. In questi giorni a Lourdes pregherò anche per voi e andrò avanti con ancora più forza. Never give up!”
Immediato il commento da parte dei gruppi consiliari di maggioranza Gualdo Futura, Forza Gualdo e Partito Democratico: “Al di là delle legittime idee e posizioni rispetto all’operato politico del primo cittadino, c’è il rispetto personale che non deve mai mancare. Un confine sottile che non si deve mai oltrepassare per educazione, buon senso ed intelligenza. La democrazia in cui fortunatamente viviamo permette la massima espressione di ogni singolo cittadino attraverso canali di comunicazione e linguaggi civili e pacati. I toni si possono alzare nei dibattiti e nei confronti, ma le ingiurie e le offese, con intento provocatorio, vessatorio e di minaccia, non si possono tollerare. Questi gesti, di triste memoria, che nel giorno del 78esimo anniversario dell’eccidio di piazza Martiri assumono, se possibile, ancora più gravità, ci ricordano quanto sia importante sostenere la cultura del rispetto, dell’ascolto e delle istituzioni nelle famiglie, nelle scuole, nelle associazioni e in tutti i contesti formativi“.
Poco fa anche un comunicato singolo del Partito Democratico di Gualdo Tadino: “Esprimiamo la nostra solidarietà nei confronti del Sindaco Presciutti. Questo modus operandi è sintomo di una crescente violenza verbale che si è manifestata in special modo nel periodo post-pandemico e purtroppo ha caratterizzato anche il dibattito cittadino. Sono atti gravi e lesivi, che offendono in prima istanza un’istituzione, in secondo luogo, ma non meno importante, una persona sotto il profilo umano, personale e familiare. Chiediamo pertanto che cessino i toni esasperati ai quali stiamo assistendo e si torni ad un dibattito sereno e rispettoso anche e soprattutto nelle opinioni discordanti. Ribadiamo pertanto la necessità di superare questo clima di odio, il quale non è lesivo esclusivamente nei confronti del Sindaco, ma anche della comunità tutta che si sorregge sui principi democratici e civili del rispetto reciproco. Non ci resta che sperare che atti così vili e meschini restino isolati e rimangano il segno sterile di una pressopocchezza, mediocrità e violenza verbale che non rispecchia di certo lo spirito della nostra Costituzione alla quale ogni cittadino deve guardare“.