Restaurato il trittico di Matteo da Gualdo

La serata a coronamento del progetto di recupero

Sarà svelato sabato 23 luglio il trittico di Matteo da Gualdo raffigurante la Madonna in trono col Bambino tra San Francesco e San Sebastiano conservato presso il Museo Diocesano e Cripta di San Rufino, ad Assisi.

L’evento avrà luogo presso la Biblioteca Diocesana della cattedrale, nella stessa città di San Francesco, alle ore 21.00, e vi prenderanno parte il vescovo di Assisi, Nocera Umbra, Gualdo Tadino e Foligno, Domenico Sorrentino, il prof. Maurizio Tittarelli Rubboli per la Fondazione Perugia, lo scrittore Matteo Bebi e le restauratrici Francesca Canella e Christiane Zschiesche.

L’opera di Matteo di Pietro di Ser Bernardo, originariamente nella chiesa di Santa Maria delle Grazie presso Palazzo di Assisi e poi presa in custodia, oltre un secolo fa, dal nascente spazio museale, è solo una delle meraviglie artistiche che il pittore ha lasciato in città.

Matteo vi giunge per la prima volta nel 1468, per affrescare la parete d’altare dell’Oratorio dei Pellegrini, successivamente completato con la decorazione della facciata, ma ritornerà sotto il monte Subasio più e più volte: sue le armi decorate per il comune medievale, oggi perdute, così come il trittico per l’abbazia di San Pietro, l’affresco nella chiesa di San Paolo, gli affreschi staccati provenienti da un edificio della Confraternita del Sacramento, una crocefissione nella cappella della Rocca Minore e un crocefisso oggi conservato nella chiesa di Santa Maria in Arce.

Assisi rappresenta dunque un ampio spaccato di vita per l’artista gualdese del Rinascimento Eccentrico: il restauro del trittico, attraverso il fondamentale aiuto della Fondazione e dei privati cittadini, non è solamente la valorizzazione di un’opera d’arte, ma rappresenta una più ampia tutela del territorio e del suo passato.

Collateralmente si sta anche definendo il progetto “Sulle orme di Matteo da Gualdo”, ideato da Matteo Bebi, iniziato attraverso la pubblicazione del libro “Di luce e d’ombra – Matteo da Gualdo, l’uomo dietro il genio”, e sviluppato attraverso il contributo della Fondazione Perugia, la Cooperativa Asad e il Coworking Sassuolo. Con il supporto di SmartComma di Nicholas Mancini e Roberta Ruiz de Ballesteros, l’autore è in procinto di creare un percorso intermuseale fisico ma anche digitalizzato, che dovrebbe legare tutti i luoghi interessati dall’artista quattrocentesco. Lo svelamento della prima parte del progetto si terrà a Gualdo Tadino, nella chiesa di San Francesco, probabilmente nel prossimo mese di settembre.

“Poter assistere ai passaggi fondamentali del restauro – ha detto Matteo Bebi – è stata un’emozione indescrivibile: i colori che ritornano vivi sembrano riportarci indietro nel tempo, lasciando nuovamente parlare l’opera. Vedere il trittico risanato lascia senza fiato. Non si possono ancora svelare tutti i dettagli ma in fase di curatela sono emerse importanti conferme, scoperte inedite e in realtà sorti anche affascinanti dubbi. Il progetto su Matteo è una risorsa per il territorio, un’opportunità per la fascia appenninica e una riconquista delle radici più vere del nostro passato. L’arte è amare e prendersi cura, anche di noi stessi.”

Appuntamento è per il 23 luglio alle ore 21 presso la Biblioteca Diocesana ad Assisi.

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Redazione Gualdo News
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