Domenica 21 agosto torna la Via Crucis più lunga d’Europa in onore di San Facondino

Dopo due anni di stop dovuti alla pandemia, domenica 21 agosto la parrocchia di San Facondino di Gualdo Tadino, in collaborazione con l’Accademia dei Romiti e la sezione CAI di Gualdo Tadino, darà il via alla quattordicesima edizione della Via Crucis più lunga d’Europa, che si tiene dal 2007 in onore di san Facondino, vescovo dell’antica diocesi di Tadino, patrono della diocesi di Nocera Umbra e Gualdo Tadino e terzo patrono della città di Gualdo Tadino.

La Via Crucis si tenne per la prima volta nel 2007, in occasione dei festeggiamenti per il 1400° anniversario dell’insediamento di Facondino nella diocesi di Tadino, secondo la ricostruzione fatta in base al testo di una lettera dell’anno 607 indirizzata da papa Gregorio Magno al Vescovo di Gubbio Gaudioso.

In realtà, anche se nuovi studi hanno permesso di datare la figura di Facondino al IV sec, si è scelto di celebrare la figura del tutto particolare di questo vescovo-eremita proprio tramite questa lunga ascesa che, dalla vallata, raggiunge il crinale appenninico tramite un itinerario che tutti gli anacoreti ed eremiti medievali percorrevano per giungere a pregare in montagna e che, proprio da loro, è ancora oggi definito “Strada dei Santi”.

Nel 2007, quindi, l’itinerario fu ripulito, reso percorribile e contrassegnato da 14 edicole di legno e ottone, ad individuare le 14 stazioni della via crucis.

L’itinerario è lungo e abbastanza faticoso: dalla chiesa di San Facondino, dov’è posizionata la prima stazione (m 479 s.l.m.), all’eremo del Serrasanta, dove si trova l’ultima (1348 m s.l.m.), ci sono ben 869 metri di dislivello, che si superano con un percorso di 6,75 km. Per dislivello e per lunghezza, la Via Crucis risultò essere, nel 2007, quella (attiva ed officiata) più lunga in Europa.

È un percorso molto suggestivo, che sale sul ripido versante appenninico in gran parte all’interno del bosco, con una pendenza media del 12,9%, ma con alcuni tratti molto duri, che toccano il 40%.

Come ogni anno, lo si affronta non camminando senza interruzioni, ma fermandosi ad ognuna delle stazioni, per un momento di riflessione; per questo, l’ascesa dura all’incirca tre ore, tre ore e mezzo. Non è un itinerario difficile dal punto di vista tecnico e può essere affrontato da tutti, a patto che si sia in buona salute e si abbia un po’ di allenamento alle escursioni in montagna.

È un percorso di alto valore storico, culturale e naturalistico, tanto che vi collabora la sezione CAI di Gualdo Tadino e prenderà parte al suo svolgimento.

L’appuntamento è fissato domenica 21 agosto alle ore 7 presso la pieve di San Facondino, nella periferia settentrionale della città, da dove, alle 7,30, dopo il discorso introduttivo del parroco, don Michele Zullato, il corteo comincerà a salire lungo la Strada dei Santi, approfittando del fresco mattutino.

Durante il percorso, per venire incontro ai partecipanti, nelle intersezioni fra il sentiero e la viabilità stradale, saranno garantiti rifornimenti di bevande fresche e cibo, messi a disposizione dalla parrocchia di San Facondino, e ci sarà sempre un mezzo a disposizione per eventuali emergenze.

Dopo l’arrivo all’eremo del Serrasanta, che è fissato alle ore 11 circa, ci sarà la possibilità di rinfrescarsi e cambiarsi presso l’eremo; poi, alle ore 12, ci sarà la santa messa presso l’antica cappella e, al termine, il pranzo presso la sala, che ha una capienza di circa 80 posti, per cui sarà necessario prenotare il pranzo telefonando allo 0759140089 oppure mandando un messaggio Whatsapp al 3299892508, possibilmente entro il 19 agosto.

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Redazione Gualdo News
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