E’ stata inaugurata sabato scorso a Palazzo Giorgi di Poppi, in provincia di Arezzo, la mostra “Tradizione Contemporanea II” curata da Nello Teodori e promossa dalla Pro Tadino, dal Comune di Gualdo Tadino e dal Comune di Poppi, già allestita al Museo Opificio Rubboli a Gualdo Tadino.
La mostra è una delle quattro sezioni della “Triennale della Ceramica d’Arte Contemporanea 2022” di Gualdo Tadino e ha visto la collaborazione di Barbara Amadori, Marinella Caputo, Paolo Fabiani, Rolando Giovannini e Maurizio Tittarelil Rubboli. Al taglio del nastro erano presenti il sindaco di Poppi, Carlo Toni e gli assessori Silvia Vezzosi, Marco Seri e Giovanna Tizzia e il consigliere comunale Silvia Carlomagno.
L’evento nasce dalla collaborazione tra l’amministrazione del Comune di Poppi e l’assessorato alla promozione del territorio con l’amministrazione del Comune di Gualdo Tadino, l’associazione Pro Tadino e l’associazione casentinese HYmmo Art Lab, fondata da Rossella Del Sere e Paolo Fabiani.
La scelta del curatore è stata quella di coniugare la tradizione della particolare tecnica del “lustro”, tramandatasi dall’800 ad oggi grazie alla famiglia Rubboli, realizzando opere inedite, unendo antichi saperi, sapienza tecnica, libertà espressiva e ricerca, dando vita a una collezione di oggetti in ceramica inusuali, espressione della contemporaneità.
Sedici gli artisti che espongono: Barbara Amadori, Lucia Angeloni, Michele Baccarini, Catia Ceccacci, Chiara Demegni, Paolo Fabiani, Marino Ficola, Roberto Fugnanesi, Cinzia Lega, Marco Malavolti e Lorella Morgantini, Giovanni Mengoni, Graziano Pericoli, Paolo Porelli, Karin Putsch-Grassi, Nello Teodori, Maurizio Tittarelli Rubboli
Gli autori (architetti, artisti, designer, artigiani) provenienti in gran parte da territori dove la tradizione della ceramica è una eccellenza, muovendosi tra tecnica e poetica hanno realizzato sedici oggetti che Maurizio Tittarelli Rubboli, in questo caso, ha riverberato con gli effetti cangianti e spettacolari dei lustri in vernice. L’esito è una varietà di manufatti che va ad incrementare e ad arricchire la collezione del 2009 esposta attualmente nel Museo Opificio Rubboli.
La mostra resterà aperta sino al 31 agosto.