E’ stato presentato oggi pomeriggio alle ore 18 in un teatro Talia gremito il Palio 2022 dei Giochi de le Porte.
Un appuntamento sempre particolarmente sentito dai portaioli per ammirare l’opera d’arte che verrà assegnata alla Porta vincitrice al termine della domenica dei Giochi.
All’evento erano presenti il sindaco di Gualdo Tadino, Massimiliano Presciutti, il presidente dell’Ente Giochi, Claudio Zeni, e la direttrice del Polo Museale, Catia Monacelli, il presidente della Pro Tadino Carlo Giustiniani e Daniele Demegni in rappresentanza dei commercianti del centro storico che hanno finanziato l’opera.
L’autrice è Stefania Fabrizi, nata a Roma, dove vive e lavora. L’artista utilizza il disegno, la pittura su tela e la pittura murale come strumenti di illuminazione e di trasfigurazione del reale, capaci di scavare nel profondo per giungere oltre le apparenze legate alla visione. I soggetti da cui Stefania Fabrizi trae spunto sono generalmente scene di vita quotidiana, da lei colte in precedenza attraverso scatti fotografici, o che desume da fotogrammi di film, fumetti, immagini fantasy e digitali. Nel 2014 realizza il murale I Guerrieri della Luce presso il MAAM di Roma.
Ha partecipato a mostre personali, collettive e pubbliche: Zisa (PA) – Palazzo Esposizioni (RM) – Museo d’Arte Paolo Pini (RM) -Ex Mattatoio (RM) -Trevi Flash Art Museum – Tokyo Museum – Parlamento Europeo Bruxelles – Museo del Corso (RM) – Cartiere Vannucci (MI) – Flower East Gallery di Londra – Mahmoud Khalil Museum, Cairo. Negli ultimi anni le sue opere sono state esposte in mostre in numerose parti del mondo.
Catia Monacelli, direttore del Polo Museale di Gualdo Tadino, descrive così il Palio 2022:
Nel Palio di Stefania Fabrizi la lotta si è conclusa e San Michele Arcangelo, al centro della scena, avvolto nella possente armatura, impugna con la mano destra la lunga spada, simbolo di potenza, cambiamento e liberazione.
Il corpo del guerriero è proteso in avanti ammantato dalle grandi ali, mentre il braccio sinistro, in una sorta di mistico equilibrio, avvolge, culla e trattiene a sé la città di Gualdo Tadino appena salvata, vivida e sferzante di luce, sulla quale svetta il campanile della cattedrale.
Il volto del santo, incorniciato dalla lunga chioma bruna, a stento sembra trattenere l’emozione emanando un’aurea di infinita dolcezza, quella grazia angelica e soave, che fa dimenticare il duello violento che con il demonio si è appena consumato.
A completare la scena gli scudi colorati delle Quattro Porte del glorioso Palio: San Donato, San Facondino, San Martino, San Benedetto.
Al termine della presentazione il Palio è stato portato in corteo nella cappella di San Michele Arcangelo, all’interno della basilica concattedrale di San Benedetto, dove rimarrà custodito fino al sabato dei Giochi quando verrà preso in consegna dal balestriere vincitore della sfida all’interno della Compagnia Waldum fino all’assegnazione alla Porta vincitrice.
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