In Alto Chiascio diminuiscono anche gli anziani. “Territorio verso lo spopolamento”

Una diminuzione annuale media di 320 persone sul totale della popolazione dell’Alto Chiascio (pari allo 0,5%) con 102 anziani in meno nel 2021.

Questi i numeri su cui riflettere messi in evidenza dal quinto censimento della popolazione over 65 condotto dal circolo Acli “Ora et Labora” di Fossato di Vico nei comuni di Costacciaro, Fossato di Vico, Gualdo Tadino, Gubbio, Nocera Umbra, Scheggia e Pascelupo, Sigillo, Valfabbrica e presentato venerdì scorso.

La raccolta dati è stata fatta in collaborazione con gli uffici anagrafe degli otto comuni presi in esame e la loro elaborazione, curata da Francesco Pascucci, Celine Ercoli e Chiara Marinelli, è stata illustrata dal presidente del circolo Acli, Sante Pirrami, in un incontro moderato dal professor Antonio Pieretti alla presenza dei sindaci di Fossato di Vico e Gualdo Tadino, della vicepresidente provinciale Acli Marta Ginettelli e con ospite d’onore l’arcivescovo Vincenzo Paglia, presidente del Pontificio Consiglio della Famiglia, che ha presentato il suo libro “L’età da inventare. La vecchiaia fra memoria ed eternità”.

La diminuzione della popolazione anziana, registrata per la prima volta da quando viene effettuato il censimento, potrebbe essere anche causata dal Covid, ha evidenziato Pirrami, visto che in precedenza cresceva mediamente di 60 unità l’anno.  

La ricerca è stata strutturata dividendo gli anziani in tre fasce: “Giovani anziani”, tra i 65 e i 74 anni, “Anziani” fra i 75 e i gli 89 e “Grandi anziani” dai 90 anni in poi E’ stata analizzata la situazione di coloro che vivono soli anagraficamente e le presenze degli anziani residenti in strutture protette.  “Una cosa la possiamo dire – ha commentato Sante Pirrami – il nostro territorio sta vivendo, negli ultimi anni, una tendenza di decrescita della popolazione, una continua diminuzione delle nascite e uno spopolamento dei territori.”

I DATI –  Su 61.722 residenti, gli over 65 sono 17.079, pari al 27.7%, una percentuale superiore di oltre il 5% sul dato nazionale, di oltre il 7% su quello europeo e che si avvicina a quello regionale che è dell 26,8%. Costacciaro con il 32,7% e Scheggia con il 32% sono i comuni più “anziani”, Fossato di Vico con il 25% è il più “giovane”. Per Gubbio la quota è del 26,8% (8.278) mentre per Gualdo Tadino è del 28% (4.050). Nella divisione per fasce d’età quella degli «anziani» (75-89 anni) è la più presente (il 48,3%), superiore ai «giovani anziani» (65-74 anni) con il 44,7% e «grandi anziani» (oltre 90 anni) con il 7,9%.

SITUAZIONI FAMILIARI – Riguardo al dato degli anziani che vivono anagraficamente soli, le persone di genere femminile sono più del doppio di quella maschile (vanno dal 41,3% di Costacciaro, al 29,5 di Sigillo) con una forte presenza di autonomia nei comuni di Costacciaro, Scheggia, Nocera Umbra e Fossato di Vico. Gli uomini vivono da soli maggiormente a Scheggia (28,9%) e di meno a Sigillo (15,7%).

OSPITI DELLE RSA – L’altro dato del censimento delle Acli è quello relativo agli over 65 ospiti delle strutture del territorio. In questo caso si va dal 2,6% di Scheggia allo 0,1% di Valfabbrica passando per l’1,8% di Fossato di Vico, l’1,6 di Sigillo e Costacciaro, l’1,2 di Gubbio, lo 0,9% di Gualdo Tadino e Nocera Umbra. Gli ospiti delle residenze per anziani sono numericamente pochi rispetto al totale dei residenti degli otto comuni. Dato che mette in evidenza una sostanziale autosufficienza della popolazione over 65 e una buona propensione delle famiglie a una convivenza allungata e plurigenerazionale, con giovani ed anziani spesso sotto lo stesso tetto. I numeri dei ricoverati nelle residenze protette sono in continua discesa. 

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Redazione Gualdo News
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