Maltempo, l’Umbria chiede lo stato di calamità. Situazione molto difficile a Scheggia

La Regione Umbria ha richiesto al Governo insieme alle Marche lo stato di calamità naturale “al fine di dare le migliori risposte possibili ai danni ingenti che sono stati registrati anche nei territori umbri al confine con le Marche. Se questo non sarà possibile – evidenzia l’Ente – ogni Regione interverrà per quanto di sua competenza”.

Sui luoghi maggiormente colpiti dal maltempo, Pietralunga e Scheggia-Pascelupo, si è recato per effettuare sopralluoghi l’assessore regionale alla Protezione Civile, Enrico Melasecche. La sala operativa regionale della Protezione Civile resterà attiva anche nella giornata di domani.

A Scheggia la situazione è molto difficile. Chiusa la Flaminia per almeno una settimana a causa di una frana di grandi dimensioni, con problemi anche alla viabilità secondaria. In particolare la frana sulla Flaminia impedisce la circolazione verso le Marche. Problemi seri soprattutto nella frazione di Buotano, nella quale trenta persone risultano isolate senza acqua né corrente elettrica.

Esondato il torrente Tre Fossi con allagamento delle abitazioni di via Canepine e via di Gubbio. Situazione seria nella frazione di Valdorbia, con una frana che ha chiuso una strada che conduce a un piccolo nucleo abitato dove ci sono persone isolate. “Qui stiamo ripristinando una passerella sopra il fiume per arrivare alle persone che ci aspettano”, ha detto a Umbria 24 la vicesindaco Mariella Facchini, che prosegue: “Le frazioni Isola Fossara e Ponte Calcara, sono inondate dall’acqua del fosso della Pezza, che ha portato portato detriti e fango. Il vicesindaco ha contato «una trentina di frane. Dobbiamo al più presto ripristinare la normalità – ha detto – Chiediamo un intervento di riconoscimento dell’emergenza per tutti i danni e il ripristino della viabilità e il riconoscimento dei danni particolarmente ai privati”. 

Sopralluoghi da parte anche dei tecnici della Regione che hanno definito “rilevanti” un paio di frane che potrebbero coinvolgere degli edifici.

Sul posto da ieri per prestare la propria opera anche i gruppi di protezione civile “Monte Cucco” di Sigillo e “Sorgente” di Gualdo Tadino.

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Redazione Gualdo News
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