Anche quest’anno l’Istituto Omnicomprensivo “Dante Alighieri” di Nocera Umbra ha partecipato alla settimana europea del CodeWeek, che si è svolta dall’8 al 23 ottobre. L’iniziativa, divenuta una tappa ormai imprescindibile per la scuola, ha raggiunto la sua decima edizione, dimostrando la voglia, in dimensione europea, di fare coding.
L’evento, in conformità alle indicazioni nazionali, ha come finalità la programmazione e l’alfabetizzazione digitale fruibili per tutti, in un contesto ludico, divertente e coinvolgente per gli alunni. Imparare a programmare aiuta a dare un senso al mondo che cambia rapidamente e a sviluppare abilità e capacità al fine di esplorare nuove idee e innovare.
La proposta del coding e del pensiero computazionale ha coinvolto gli alunni dell’Istituto nocerino, dai più piccoli della scuola dell’infanzia e della primaria a quelli della secondaria, di primo e secondo grado. Così, bambini e ragazzi, tenendo conto della loro fascia di età, sono stati invitati a mettersi alla prova e a sperimentare alcune attività all’interno alle discipline “Steam”, cogliendo l’occasione di portare il coding e la robotica direttamente nelle classi e nei laboratori.
La scuola dell’infanzia di Nocera ha strutturato percorsi psicomotori lavorando su reticoli con le Bee-Bot, il famoso robot educativo a forma di ape, uno strumento didattico ideato per gli alunni dalla scuola materna alla primaria.
Anche gli alunni della la primaria “Dante Alighieri” e di Valtopina, attraverso attività di scratch, hanno imparato a programmare, ampliando la loro competenze tecnologiche, sviluppando abilità e capacità, al fine di esplorare e realizzare nuove idee.
I bambini della scuola primaria di Gaifana hanno partecipato con grande entusiasmo all’iniziativa, utilizzando non solo computer o tablet, ma anche l’unplugged, come Pixel Art e attività di debugging, cioè l’individuazione e la correzione dei propri errori: ogni volta gli alunni scrivevano un codice, lo mettevano alla prova per verificare che il “personaggio” del gioco facesse ciò per cui era stato programmato. Se osservavano un comportamento sbagliato dovevano scoprirne la causa e correggerlo.
I bambini del plesso di Casebasse, invece, utilizzando i kit di Lego We 2.0 hanno prima programmato e poi costruito Milo, un robot che veniva fatto muovere secondo le indicazioni programmate liberamente dagli alunni, attraverso dispositivi informatici.
Anche le scuole di primo e secondo grado dell’Omnicomprensivo hanno partecipato all’evento con attività più specifiche e strutturate.
Grandi e piccoli si sono divertiti moltissimo e si aspettano di ampliare le loro competenze di coding e robotica, per stare al passo con il mondo che si evolve ogni giorno.
Durante l’anno scolastico verranno loro proposte dai docenti nuove attività, sia grazie all’acquisto, da parte della scuola, di numerosi e diversi kit di robotica e di nuovi dispositivi informatici, acquistati con i finanziamenti delle Stem e del Pon FSE Apprendimento e Socialità, sia grazie al corso di formazione che numerosi insegnanti, dall’infanzia alla secondaria di primo grado, hanno seguito con il professor Roberto Raspa all’inizio del nuovo anno scolastico.
“Sono veramente entusiasta che la settimana europea del CodeWeek nel nostro istituto sia stata densa di eventi straordinari che hanno offerto a tutti gli studenti l’opportunità di sperimentare la programmazione in modo divertente, intuitivo ed immediato. Durante le attività proposte la voglia di imparare è diventata magicamente contagiosa e l’entusiasmo era visibile sui volti sorridenti dei nostri alunni. Dopo Code Week il coding e la robotica devono continuare ad essere praticate nelle classi e diventare uno strumento di uso quotidiano. Il pensiero computazionale è utile per comprendere le cose che accadono intorno a noi e per capire come organizzare al meglio ogni nostra attività. Quindi buon Coding a tutti”, ha detto la professoressa Ludovica Marchetti, animatore digitale dell’Istituto.
Per l’importanza dell’iniziativa e per l’azione portata avanti dalla scuola, il dirigente scolastico Leano Garofoletti ha espresso soddisfazione auspicando che l’implementazione del coding e della robotica possa diventare una pratica costante della didattica trasversale, “tenendo conto che oramai il nostro istituto possiede tutto l’occorrente necessario per svolgere qualsiasi attività”.