Grande partecipazione di pubblico ieri pomeriggio alla biblioteca comunale Carducci di Spoleto per la presentazione del libro “Ogni tempo è buono per cercar reliquie” di Caterina Calabresi.
Il viaggio intorno al calice di Duccio di Donato, splendida opera d’arte di oreficeria medievale custodita a Gualdo Tadino, è stato introdotto dal saluto istituzionale dell’amministrazione, con la presenza dell’assessore alla cultura del comune di Spoleto Danilo Chiodetti, che si è detto entusiasta per l’evento nonché orgoglioso della conterraneità della stessa autrice, nativa proprio di Spoleto.
Il testo, un particolare diario a metà tra introspezione, racconto e saggio, è stato così esaminato più a fondo in un vivace scambio tra la stessa autrice, Claudio Cattuto e Matteo Bebi, editor e ieri in rappresentanza di Edizioni Era Nuova, che ha dato alla stampa il volume.
La serata è stata coordinata da Roberto Calai che con estrema sapienza è riuscito a tirare le fila di un testo tutt’altro che scontato: principalmente arte ma anche letteratura, storia, esegesi biblica, filosofia e tanta introspezione. Lo stesso Calai, in chiusura, ha inviato a leggere il libro e a cercare di capire chi sia il vero protagonista. Un’incognita creata ad hoc per stimolare la riflessione.
“Ogni tempo è buono per cercar reliquie” è disponibile in libreria e online.