Da domenica 23 ottobre il Gruppo Scout “Gualdo Tadino 1” ha ripreso le proprie attività. L’inizio è stato sancito da una uscita di gruppo. Il percorso adesso prosegue nei fine settimana con le riunioni delle varie branche, che si svolgono negli spazi dell’Oratorio Don Bosco, reso ora ancora più accogliente grazie all’impegno dell’associazione Educare alla Vita Buona, e di nuovo presso la Base “La Colonia”, dove si è svolta la prima uscita stagionale.
Dai lupetti dei branchi Mowha e Seeonee, ora unificati, al clan Orione, passando per il reparto Caronte, insieme a capi e genitori, si sono ritrovati tutti per condividere questo importante momento “che segna – afferma il Gruppo Scout gualdese – la chiara volontà di rivincita della normalità sulle ristrettezze doverosamente seguite alla pandemia.”
Nel 2021 il Covid-19 aveva infatti causato un ritardo anche dei festeggiamenti per il centenario del gruppo, che è uno dei più antichi e longevi dell’Umbria. Le prime notizie ufficiali dello scoutismo a Gualdo Tadino risalgono al settembre 1915, data in cui risultava regolarmente censita la sezione CNGEI. Il 3 dicembre 1921, a firma del conte Mario di Carpegna, venne censito nell’ASCI il “Riparto Gualdo Tadino 1°”, numero 167 in Italia: commissario Ferdinando Pascucci, istruttore Giovanni Tei e Assistente Ecclesiastico don Angelo Paffi. Quello gualdese fu il secondo riparto ASCI costituito in Umbria, dopo quello di Spoleto registrato nel luglio 1920. Il 25 dicembre 1921 per la prima volta il Riparto sfilò per le vie cittadine e il giorno seguente fece la sua prima uscita, a Rigali.
Con il prezioso supporto del Masci la cerimonia di consegna dei distintivi commemorativi si è svolta nella stessa giornata del 23 ottobre, dopo che nei mesi invernali dello scorso anno si era tenuto il concorso per la loro realizzazione ad opera degli stessi lupetti del gruppo.
Jacopo Mataloni e Lorenzo Bellucci, oggi esploratori del reparto Caronte, hanno collaborato per creare un disegno in grado di rappresentare tutto l‘amore che lega gli scout di Gualdo Tadino alla loro città. “Un sentimento – sostiene il Gruppo – che ci guida giorno dopo giorno, per lasciare, citando le parole di Baden Powell, il mondo un po‘ migliore di come l‘hanno trovato.”
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