Inaugurazione questo prossimo sabato 10 dicembre a Fossato di Vico della mostra “Di legno e di sacro – l’arte religiosa dal Medioevo ad oggi”, di Giuliana Belardi e Roberto Belardi, curata da Matteo Bebi per Happennines e patrocinata dal comune.
Nei suggestivi ambienti delle Carceri e presso l’antica chiesa della Piaggiola, affrescata da Ottaviano Nelli, si svilupperà l’esposizione di sapienti riproduzioni di arte sacra medievale, frutto di un lungo studio degli artisti: le opere, soprattutto i crocefissi lignei, a grandezza naturale, prendono spunto dalle meraviglie che ci ha lasciato l’arte medievale a cavallo tra Umbria e Marche. Una commistione di stili che è la spia dei contatti quotidiani fra i due versanti dell’Appennino, in verità mai un muro ma sempre un mezzo.
Segno tangibile di legame tra umano e divino, la rappresentazione, tramite intensa espressività e complessità stilistica, racconta la storia della Passione attraverso lo stile e il mutare del tempo, anche iconografico, in una linea di continuità che stringe passato e presente. Destinati ad essere esposti sugli altari, i crocifissi dipinti si discostano dalle tradizionali rappresentazioni bizantine e paleocristiane: l’immagine è isolata secondo una visione simbolica ed essenziale. Immagini grandiose del Christus Patiens: da Cimabue a Velasquez, narrazioni astratte del dramma, oggetto di moltissime committenze, perché rappresentative della condizione umana e della sofferenza nella vita terrena.
Sabato 10 dicembre alle ore 16.30, presso il Teatro di Fossato di Vico, in piazza San Sebastiano, la conferenza inaugurale, con gli interventi dell’amministrazione, degli artisti, della storica dell’arte Caterina Calabresi e del curatore Matteo Bebi. Seguirà la visita guidata, un viaggio metaforico tra XIII e XV secolo, alla scoperta di artisti ancora sconosciuti e di nomi invece famosissimi, come Gentile da Fabriano. Le opere saranno esposte al pubblico fino al 19 marzo 2023.