Riceviamo e pubblichiamo un documento del nostro lettore Flavio Paoletti in merito al tema “Riqualificazione dei giardini della Rocca Flea”. Chiunque può inviarci la propria opinione all’indirizzo redazione@gualdonews.it. La decisione sulla pubblicazione, così come il diritto di sintesi, spetta unicamente alla redazione.
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“Breve premessa al fatto: dopo aver sollecitato assieme ad altri residenti un sopralluogo con il Sindaco e dopo non aver ricevuto nessuna risposta in merito, mi permetto di illustrare in maniera più dettagliata la proposta della delibera prima che sia troppo tardi.
La striscia che corre lungo il prato sopra la fontana “scara bacaja” e il viale, è la nuova strada doppio senso che viene ipotizzata. Questo è l’intervento più oneroso, con la demolizione del muro in pietra sottostante e la sua ricostruzione in “moderno” cemento armato rivestito con finta pietra. E la fontana resisterà a questa furia amministrativa? Chi vivrà vedrà.
Per spostare una strada di una manciata di metri spenderemo circa 100.000 euro.
Mi permetto poi di aggiungere alcuni particolari che rendono l’idea della sensibilità.
I parcheggi delle auto verranno portati dentro i giardini, dove ora è presente un’area giochi, come si vede dalla foto sopra,e parte delle auto saranno ricollocate lungo il muro in pietra della rocca, altra declinazione pratica della “riqualificazione” complessiva. Si perderà area verde (30%) e si perderanno anche una quindicina di posti auto in una zona che serve anche residenti di via Nucci e piazza Garibaldi. Così dopo il piano parcheggi del centro, ecco servitogli il biscotto.
La seconda parte riguarda le deforestazione. Già, proprio così.
Dalle foto dei giardinetti, tutti gli alberi contrassegnati dal nastro (che ho lasciato in loco e spero ci rimanga come pacifico segnale di dibattito) verranno abbattuti. Parliamo solo nei giardini esterni della rimozione di 45 dei 72 alberi che caratterizzano quel luogo. A questi vanno aggiunti alla mattanza gli altri 15 circa del costone nord. Costo di questa seconda parte: 75.000 euro.
Lo scopo dell’intervento è quello su cui invito tutti a riflettere.
Eliminare la grande parte degli alberi permetterebbe (ipotesi) di mostrare la Rocca nella sua imponenza originale, modello Spoleto per intenderci. Ma siamo davvero sicuri che sia così? Siccome la vegetazione residua (35%) non diventerà trasparente, alla fine le piante finiranno per creare lo stesso identico problema attuale con buona pace di chi immagina uno spettacolo diverso.
Si potrebbero fare dei rendering preliminari con moderni CAD delle modifiche per capire se il risultato visivo è quello supposto. Nel 2022 esiste anche la tecnologia, prima della motosega.
Mi permetto di suggerire inoltre che tra lasciare lo stato dei luoghi e intervenire in modo impattante e irreversibile, si potrebbe iniziare con delle potature progressive delle piante, ma, si sa, la gradualità non è nelle corde di chi si avventura in questi progetti.
Bene, la bomba è pronta ad esplodere, l’innesco è stato attivato con la prima delibera inviata di fretta alla Regione per farsi finanziare la “riqualificazione” con il canone Rocchetta. Entro il 28 Febbraio (pare) va mandato il progetto definitivo.
Sì, caro lettore, ora ci sono gli elfi, il trenino e le 22mila luci in centro, ma è in questa tranquillità sociale in cui si accetta tutto o quasi, tra prudenza (“aspettiamo”) e incredulità (“ma non lo faranno”) che Gualdo viene progressivamente disgregata. Mentre il calo demografico porta con se la crisi dei servizi, la nostra Amministrazione cerca di riempire questo vuoto con tali opere dannose.
E dopo le assurdità 2022 già stanno allestendo la stagione nuova.
Cercando di guardare al futuro, l’occasione è ghiotta per ripensare al passato, a una storia che non mi ha appassionato, ma che fa riflettere: lo “smontaggio” della fontana.
Nella proposta iniziale andava tolta, cito, perchè “divide di fatto in due la Piazza non rendendola fruibile” e “non garantisce la circolazione” (nel vicolo di Pachini). Quanti eventi sono stati realizzati lì dopo la sua dipartita? Dalla foto potete vedere come la strada passa a fianco dell’ombra della defunta. L’ombra che rimane, mentre le motivazioni si dissolvono (tanto chi le guarda), poco importa, ci ricorda però che Franceschini and Co. esistono e “fanno”.
Mi faceva piacere ricordare ai diretti interessati della zona Rocca Flea e a chi ha a cuore queste storie, anche ai Consiglieri che albergano nelle attivissime Commissioni, alla presidente del Consiglio Comunale Sabbatini, che ci abita, che il 28 febbraio è vicino.
Flavio Paoletti