E’ tornata a casa la “Trabisonda”, opera del poeta gualdese Francesco Tromba

Una Mediateca del Museo dell’Emigrazione gremita ha accolto sabato 17 dicembre il ritorno in città della “Trabisonda” del poeta gualdese Francesco Tromba, attivo nella prima metà del XVI secolo. Lo scritto originale è l’edizione lucchese del 1788, la sola, insieme a quella veneziana del 1682, a recare al frontespizio il nome dell’autore.

E’ stato così mostrato per la prima volta alla città, prima di essere esposto permanentemente alla Rocca Flea, questo raro esemplare settecentesco del poema, acquisito dal Polo Museale di Gualdo Tadino grazie a una ricerca avviata dall’antropologo culturale Gabriele Passeri.

È ipotizzabile che Tromba esercitasse la professione di trombetta, cioè di banditore e cantastorie, da cui nacque il suo “cognome”. Come molti suoi coevi quali il Boiardo e l’Ariosto, si occupò prevalentemente di poemi cavallereschi e opere di guerra in ottava rima. Si posseggono pochi dati anagrafici, ma grazie alle pubblicazioni e a qualche breve accenno personale all’interno delle sue opere, si scorge l’operato di un poeta sicuramente conosciuto e apprezzato dal ceto medio-alto dell’epoca. Con ogni probabilità fu un cortigiano, vicino soprattutto alla famiglia Baglioni di Perugia.

La conferenza dal titolo “Il genere cavalleresco nell’opera di Francesco Tromba. Acquisizione e ripubblicazione dell’opera Trabisonda” ha visto i saluti di Massimiliano Presciutti, sindaco di Gualdo Tadino, e di Barbara Bucari, assessore alla Cultura.

L’incontro è stato coordinato da Catia Monacelli, direttore del Polo Museale di Gualdo Tadino, con gli interventi dell’antropologo culturale Gabriele Passeri, autore del ritrovamento dell’opera, dell’architetto Nello Teodori, che ha tracciato un quadro urbanistico-architettonico della Gualdo dell’epoca, e di Donato Loscalzo, docente di Lingua e Letteratura greca all’Università degli Studi di Perugia, che ha parlato delle suggestioni letterarie e le istanze culturali nella “Trabisonda” di Francesco Tromba.

Per l’occasione sono state ristampate un numero limitato di copie anastatiche della Trabisonda, per recuperare una preziosa pagina letteraria della storia di Gualdo Tadino, disponibili in vendita presso la Rocca Flea (per informazioni 347 7541791).

Al termine delle relazioni è stato presentato per la prima volta al pubblico un pannello di ceramica realizzato dagli studenti della classe V°A del Liceo Scientifico e V°M del Liceo Linguistico dell’Istituto Casimiri, per il corso di ceramica artistica. L’opera, realizzata per celebrare i 600 anni dalla nascita di Federico da Montefeltro, è stata illustrata dalla responsabile del progetto, la professoressa Katia Tittarelli, e dalla coordinatrice, la professoressa Caterina Calabresi, alla presenza della vicepreside Adonella Biagioli.

A decorare il tavolo dei relatori una ghirlanda natalizia, con i colori della bandiera italiana, realizzata con grande maestria da Erion Rakaj.

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Redazione Gualdo News
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