Perugia celebra con una mostra il pittore Ulisse Ribustini. Dipinse la vita del Beato Angelo

Un affresco della vita del Beato Angelo

Il Comune di Perugia tributa un omaggio al pittore Ulisse Ribustini, figura cardine del panorama storico artistico perugino con una mostra dal titolo “Cento tavole e altri racconti. Ulisse Ribustini a Perugia tra Ottocento e Novecento“, inaugurata il 16 dicembre e che resterà aperta sino al 26 febbraio 2023 a Palazzo della Penna.

Ribustini è noto a Gualdo Tadino per aver affrescato agli inizi del Novecento la Basilica Cattedrale di San Benedetto con i suoi dipinti che, nella cripta all’interno della chiesa dove sono conservate le spoglie del Patrono della città, ripercorrono la vita del Beato Angelo.

Il progetto, messo a punto e curato dall’Unità Operativa Cultura del Comune di Perugia, diretta da Maria Luisa Martella, e da Munus Arts&Culture, coordinata da Michela Morelli, focalizza l’attenzione su un periodo particolarmente fertile della cultura figurativa perugina attraverso l’esposizione di opere e documenti meno noti o addirittura inediti.

Le cento tavole di Ulisse Ribustini, infatti, presentano un gran numero di influssi e citazioni tratti dai dipinti di diversi importanti pittori e tra questi spiccano il lombardo Federico Faruffini e il futurista Gerardo Dottori, le cui opere sono permanentemente esposte presso lo stesso Museo civico di Palazzo della Penna all’interno della collezione Dottori e i futuristi umbri.

Il percorso espositivo, punteggiato di preziosi dipinti e disegni, alcuni dei quali per la prima volta esposti al pubblico o raramente visibili, e collegato con la collezione Dottori e i futuristi umbri, condurrà quindi il visitatore attraverso quasi un secolo di storia dell’arte italiana alla scoperta delle sottili connessioni, biografiche e poetiche che legano la vita e l’opera di tutti questi artisti.

Ulisse Ribustini (Civitanova Marche 1852 – Perugia 1944)
Ribustini ancora bambino si trasferì con la famiglia a Perugia dove frequentò l’Accademia di Belle Arti, allievo di Silvestro Valeri. Dal maestro apprese il lessico purista che tanta fortuna ebbe nella Perugia del primo Ottocento. Successivamente si trasferì a Napoli per perfezionarsi con uno dei protagonisti della pittura romantica italiana, Domenico Morelli, e beneficiò anche dell’esempio dei più grandi pittori perugini dell’epoca: Annibale Brugnoli e Domenico Bruschi. Durante la sua carriera partecipò a numerose esposizioni in Italia e all’estero, maturando e perfezionando un raffinato linguaggio pittorico impiegato soprattutto in opere di soggetto sacro e in vedute di interni ispirati a monumenti e luoghi perugini e le sue opere decorano anche diverse chiese, come ad empio il Duomo di Gualdo Tadino. Parallelamente, Ribustini portò avanti un’intensa attività grafica e disegnativa. Sull’importanza del disegno basò anche il suo insegnamento all’Accademia di Belle Arti di Perugia dove tenne la cattedra di pittura per circa un decennio, contando tra i suoi numerosi allievi anche Gerardo Dottori. Nel 1914 Ribustini cominciò a lavorare alla serie delle cento tavole della Divina Commedia, opera che lo impegnerà, a più riprese, fino quasi alla fine della sua vita.

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Redazione Gualdo News
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