Mille persone in meno nell’Alto Chiascio nel corso solo del 2021, con il rischio serio che da qui a dieci anni diventino ottomila.
Questo è il risultato dell’analisi dei dati derivanti dal Censimento degli Immigrati del territorio, giunto al 19esimo appuntamento, presentato come ogni anno dal circolo Acli Ora et Labora di Fossato di Vico in collaborazione con le altre Acli dell’eugubino-gualdese, gli uffici demografici dei Comuni e con gli istituti scolastici del comprensorio, che sono stati illustrati giovedì scorso al Castello di Baccaresca.
“C’è un calo evidente non solo degli immigrati ma anche della popolazione autoctona negli otto comuni – ha evidenziato il presidente del circolo Acli fossatano Sante Pirrami – Nel 2019 di circa la popolazione è scesa di 200 abitanti, nel 2020 di 389 e nel 2021 di circa 1.000 persone. Ecco che, con un calcolo molto approssimato, da qui a dieci anni potremmo avere una diminuzione di 8.000 abitanti in tutta questa zona. Una situazione molto pesante che deve essere affrontata.”
Per quanto riguarda gli immigrati, la popolazione straniera nell’area comprensoriale è scesa dal 10,3% del 2011 al 7,4% del 2021 (4.985 su 61.377 abitanti complessivi).
Fossato di Vico, con il 15,7% (415 persone su 2.645 abitanti), si conferma il comune la percentuale di stranieri più alta, anche se fa registrare una diminuzione del 3%, come anche gli altri comuni. Il dato è comunque il doppio rispetto a quello nazionale ed europeo. Seguono Nocera Umbra con l’11,2% (628 su 5.601) e Valfabbrica con il 10,4% (339 su 3.253).
Sigillo ha la percentuale di stranieri rispetto al totale della popolazione più bassa con il 5,2% (120 su 2.318). A Gubbio è del 6,39% (1.918 su 30.639), a Gualdo Tadino del 9,59% (1.376 su 14.495), anche qui in calo rispetto al passato. Negli altri comuni: Costacciaro 7,2% (81 su 1.125), Scheggia e Pascelupo 6,2% (81 su 1.301).
Le comunità più rappresentate sono di Romania, Marocco, Albania e Ucraina con un’età compresa tra i 19 e i 60 anni. Il 58% sono donne.
Nelle scuole la presenza di alunni stranieri è raddoppiata, sfiorando il 15%. In valori assoluti a Gubbio nell’anno scolastico 2021/22 sono stati 4.783 gli alunni di cittadinanza estera (168 in meno dell’anno precedente), seguito da Gualdo Tadino e Nocera Umbra. Sul totale della popolazione studentesca straniera, i marocchini rappresentano il 26,7%, gli albanesi il 19,7%, i rumeni il 12% e i nigeriani il 7,4%
All’incontro erano presenti il sindaco di Gubbio Filippo Mario Stirati e di Gualdo Tadino Massimiliano Presciutti, alcuni dirigenti scolastici degli istituti del territorio, il comandante della Stazione Carabinieri di Fossato di Vico Emanuele Stacchiotti e la vice presidente provinciale delle Acli Marta Ginettelli.
E’ poi seguita la riflessione sul tema “Rapporto tra disuguaglianze sociali ed immigrati” a cura di Paolo Montesperelli, ordinario di sociologia dei processi culturali dell’università La Sapienza di Roma, e la cena di fine anno.