Un teatro Talia gremito per salutare l’edizione 2023 del Premio Beato Angelo, assegnato ogni anno nel giorno della festa del patrono dall’amministrazione comunale di Gualdo Tadino a persone si sono rese benemerite in vari settori, rendendo onore alla città.
A riceverlo è stato Fabrizio Stazi, direttore generale della Fondazione Perugia. “Da anni è impegnato con grande competenza, professionalità e sobrietà per la crescita del territorio”, si legge nella motivazione, un passaggio che è stato ribadito dal sindaco Massimiliano Presciutti al momento della consegna del premio: “Abbiamo avuto, come sempre, numerose segnalazioni per l’assegnazione del riconoscimento e devo dire che la scelta è arrivata spontanea”.
Alla premiazione erano presenti, oltre al sindaco Presciutti e alla giunta comunale di Gualdo Tadino, il vicepresidente della Regione Umbria, Roberto Morroni, il Vescovo della diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, Domenico Sorrentino, il parroco don Michele Zullato e il presidente della comunale Avis “Adriano Pasquarelli” Francesco Macchiaroli.
“Onorato ed emozionato nel ricevere questo premio e di far parte di questa comunità – ha detto dal palco Fabrizio Stazi – La Fondazione Perugia eroga ogni anno nel territorio di sua competenza oltre 10 milioni di euro in diversi ambiti, sociale, del welfare, dello sviluppo economico, della sanità, e facciamo questo con vero spirito di missione. Un lavoro che mi rende orgoglioso perchè può incidere, per la sua parte, sulla vita delle persone.”
Il premio alla memoria è stato assegnato a Massimiliano Rondelli, recentemente scomparso e coordinatore del Gruppo Sorgente di Protezione Civile, oltre che impegnato in diversi altri ambiti del sociale. A riceverlo la moglie Fiorella. “Aiutare gli altri dava un senso alla sua vita – ha ricordato – Per me è un grande onore sapere che il suo nome verrà ricordato in questo premio. In questo momento sarà fiero e felice anche lui perché è un riconoscimento che rappresenta la nostra Gualdo alla quale voleva tanto bene.”
La menzione speciale è stata per il dottor Mario Micheletti, medico chirurgo in pensione. “Non c’è un gualdese che non conosca il dottor Micheletti – ha detto il sindaco Presciutti – E’ stato una colonna di due ospedali: il Calai e quello comprensoriale di Branca.” Il dottore ha detto di essere rimasto piacevolmente sorpreso di questo riconoscimento e di volerlo dedicare alla propria famiglia.
L’amministrazione comunale ha voluto assegnare anche due riconoscimenti: a Matteo Minelli, recentemente nominato imprenditore umbro dell’anno, assente per impegni professionali, e all’azienda Rocchetta Spa che nel suo stabilimento aveva allestito un punto vaccinale nel periodo dell’emergenza Covid.
“A Gualdo Tadino sono state effettuate 40mila vaccinazioni – ha detto il primo cittadino – 15.313 ne sono state somministrate nel punto vaccinale messo a disposizione da Rocchetta.”
La targa è stata ritirata dalla dirigente Chiara Bigioni che ha ringraziato l’amministrazione comunale e tutti coloro, in primis Regione Umbria e Usl, che hanno reso possibile la realizzazione del punto vaccinale. “Lo dedico in particolare al personale della nostra azienda che ha convissuto con la conversione parziale del nostro stabilimento e che è stato di supporto durante il periodo della vaccinazione.”
Per aver superato le cento donazioni sono stati premiati i donatori Avis Marcello Pompei e Sergio Sabbatini. Il presidente della comunale di Gualdo Tadino, Francesco Macchiaroli, ha invitato nuovamente a iscriversi all’Avis per donare sangue di cui c’è sempre più bisogno.
“Questa giornata è il momento in cui la comunità gualdese si guarda allo specchio e che onora i suoi figli migliori – ha detto nel suo intervento il vicepresidente della Regione Umbria, Roberto Morroni – Un plauso all’amministrazione comunale per le scelte di quest’anno e ai premiati.”
In chiusura il vescovo Sorrentino si è detto felice di partecipare a questo evento. “E’ un momento che ci fa capire che il bene esiste e che probabilmente nel mondo è di più il bene rispetto al male, anche se dai mass media viene dato più risalto a quest’ultimo.”