Numerose le iniziative che coinvolgeranno gli studenti dell’Istituto Casimiri di Gualdo Tadino in occasione della Giornata della Memoria del 27 gennaio.
Oltre alle due uscite didattiche delle classi quinte dell’istituto al Museo della Memoria di Assisi, nell’ambito del progetto MEET, promosso dall’Associazione Educare alla vita Buona, sono previsti due importanti appuntamenti sulla figura del professor Bernardo Dessau, scienziato ebreo di origine tedesca che fu titolare della cattedra di fisica sperimentale presso l’Università di Perugia nella prima metà del ‘900.
Nella mattinata di giovedì 26 si è tenuto, a cura del professor Giovanni Carlotti, un seminario di approfondimento e di orientamento alla scelta universitaria per gli studenti di alcune classi quinte dell’Istituto Casimiri, dedicato agli sviluppi della fisica tra ‘800 e ‘900 ed alla vicenda scientifica del professor Dessau.
Venerdì 27 gennaio, alle ore 21 sarà presentato presso il Teatro Don Bosco un documentario teatrale scritto e diretto da Paola Tortora di Vintulera Teatro, interpretato da Alessio Stollo, durante il quale sarà narrata, anche con l’ausilio di musica ed immagini, la complessa ed affascinante vicenda umana di Bernardo Dessau, personaggio di primo piano nella vita culturale e scientifica perugina e nazionale, che dovette subire sia l’allontanamento dall’insegnamento durante la prima guerra mondiale, in quanto di origine tedesca, sia l’onta delle leggi razziali e la feroce discriminazione antisemita durante la seconda guerra mondiale.
Nella mattinata del 27 gennaio, due classi dell’istituto parteciperanno alla manifestazione promossa dal Comune di Gualdo Tadino in piazza Soprammuro in occasione dell’apposizione delle “Pietre d’inciampo 2023” in memoria del carabiniere Francesco Stella, deceduto nel campo di prigionia di Zenica (Serbia) e del soldato Antonio Provvedi, morto in Algeria.
Un programma ricco di iniziative qualificanti, che ribadisce l’imprescindibilità di sinergie fra scuola e istituzioni del territorio per la formazione delle generazioni più giovani