- di Celeste Bonucci
Negli scorsi giorni, presso i locali della proloco di Corcia, Arianna Frappini, ragazza ipovedente e autrice di diversi libri, ha organizzato una cena al buio per fare immergere i partecipanti in un’esperienza sensoriale unica e indimenticabile.
Significa cenare in un ambiente completamente oscurato che non permette, quindi, di vedere cosa si ha nel piatto. Come ci spiega Arianna, lo scopo è quello di far immedesimare i commensali nella vita e nel modo di mangiare dei ciechi e degli ipovedenti e anche quello di potenziare i sensi del gusto, dell’olfatto, del tatto e dell’udito.
La cena ha avuto un grande successo con la partecipazione di ben 42 commensali. Il ricavato è stato devoluto in beneficenza a Emergency.
“La cena al buio non è un’idea inventata da me – spiega Arianna – anzi è consuetudine per diverse associazioni dedicate, come l’Unione dei Ciechi e degli Ipovedenti e, talvolta, nel nostro territorio, è stata organizzata anche dalla Croce Rossa. Io ho preso parte come cameriera a diverse cene al buio organizzate da diverse persone negli anni e penso di aver accumulato sufficiente esperienza per fare da me e organizzare insieme alla mia famiglia e al mio operatore Cristiano un’edizione tutta nostra con tutti gli accorgimenti maturati via via e con tutte le accortezze che si possono sviluppare con l’esperienza.”
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“Quella di quest’anno – dice Arianna Frappini – è la terza edizione, la prima è avvenuta nel 2019, la seconda nel 2020. L’associazione a cui devolviamo il ricavato cambia di volta in volta, quest’anno ho scelto Emergency per ricordare ciò che abbiamo capito di più in questi anni: l’importanza delle cure gratuite per tutti, in ogni dove, e la promozione dei valori sempre universali e sempre attuali e necessari di pace, solidarietà, rispetto dei diritti umani. Tale scelta è stata guidata anche dall’esempio del mio cantante preferito, Ermal Meta, che con Fabrizio Moro ha deciso di devolvere i ricavi della loro canzone Non mi avete fatto niente proprio a Emergency”.