La Regione Umbria accelera i tempi per la riqualificazione dell’ex ospedale Calai di Gualdo Tadino, nell’ambito della riorganizzazione del sistema sanitario umbro, quale polo dell’offerta sociosanitaria al servizio della città e del territorio regionale.
La proposta funzionale e organizzativa del Calai è stata ultimata nell’incontro del 30 gennaio scorso tra il vicepresidente della Regione Umbria, Roberto Morroni, l’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto, il direttore regionale Massimo D’Angelo, la struttura della Usl Umbria 1 rappresentata dal direttore generale, Massimo Braganti, dalla direttrice del Distretto Alto Chiascio, Paola Tomassoli, dal dottor Luigi Sicilia e dall’ingegnere Fabio Pagliaccia.
“Un incontro proficuo – commenta il vicepresidente Morroni esprimendo la propria soddisfazione – con cui prende forma il volto che avrà l’ex Ospedale Calai. È stato l’ultimo di una serie di incontri fatti in questi mesi, con il quale abbiamo completato la proposta, che punta a riqualificare l’ex ospedale, confermando la volontà politica di realizzare una Cittadella della salute in grado di assicurare un’offerta di servizi sociosanitari articolata e di qualità. Ricordo che nei mesi scorsi la Giunta regionale ha provveduto a destinare al recupero dell’ex ospedale circa 9 milioni di euro“.
“Viene confermata – continua Roberto Morroni – la presenza della Casa di comunità, primo punto di contatto dedicato ai cittadini che intendano rivolgersi al sistema di assistenza sociosanitaria, e di due moduli dell’Ospedale di comunità, destinati al ricovero breve, per un totale di 40 posti. Troveranno inoltre sede 10 posti letto funzionali all’hospice. Sarà potenziato e riqualificato il Centro di recupero cardiopatici, un’eccellenza che diventerà centro di riferimento regionale per la prevenzione e la riabilitazione cardiovascolare”.
Nel corso della riunione è stato preso in esame anche il trasferimento nella struttura di 10 posti di RSA, residenza sanitaria assistita, ora assicurati all’ospedale di Branca, con la possibilità di unirli ai posti gestiti dall’Easp (Ente di assistenza e servizi alla persona A. Baldassini), in modo da creare un modulo RSA di 20 posti.
“Nel merito della residenza protetta gestita sempre dall’Easp – prosegue il vicepresidente della Regione Umbria – si è valutata, anche in questo caso, la possibilità di un incremento dei posti rispetto all’attuale dotazione, da definire in termini quantitativi sulla base della valutazione dei fabbisogni territoriali e degli spazi disponibili in seguito al trasferimento della RSA presso l’ex ospedale Calai.”
“A completare il quadro dell’offerta sociosanitaria del nuovo polo – evidenzia Morroni – insieme alla conferma del Centro diurno Alzheimer, ci sarà uno spazio destinato alle numerose associazioni locali di volontariato dedite al supporto dei servizi sociosanitari e una struttura preposta all’implementazione dei percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali. Tale struttura si occuperà della gestione territoriale dei pazienti con patologie polmonari e cardiovascolari garantendo la presa in carico globale degli stessi”.
“Un ultimo tassello – conclude Morroni – attiene all’attivazione di 12 posti per Comunità Alloggio per disabili adulti “Dopo di Noi”, già autorizzata da tempo dalla Regione Umbria. Su questo punto, e in particolare sulla localizzazione da dare a questo servizio, il ragionamento è ancora aperto, anche in considerazione delle possibili allocazioni del centro diurno “Il Germoglio”, per il quale si valuterà un eventuale incremento di posti“.
L’incontro si è concluso con l’impegno ad attivarsi per la sottoscrizione del protocollo d’intesa ex articolo 20 legge 67/88 cui seguirà la fase di progettazione. La proposta definita verrà, nei prossimi giorni, sottoposta all’amministrazione e al Consiglio comunale di Gualdo Tadino e all’Easp, al fine di condividerne contenuti e obiettivi.