I bambini della scuola di Gaifana si cimentano con l’antico gioco del Go

I bambini della Scuola Primaria di Gaifana, nell’ambito del Progetto Scacchi, promosso dall’associazione “Diamoci una mossa”, si sono cimentati in una nuova e stimolante sfida: il gioco del Go.

Il Go è un gioco da tavola strategico che ebbe origine in Cina, le cui regole si sono mantenute inalterate per 2500 anni. Proprio per questo può essere considerato il gioco più antico ancora praticato.

Dal punto di vista didattico è un gioco estremamente utile per allenare l’attenzione, il ragionamento, la memoria, la precisione, tutte abilità estremamente difficili da sviluppare nelle giovani generazioni, bombardate sempre più spesso da stimoli molteplici e a volte disorientanti.

Inoltre il Go, in quanto disciplina di origine orientale, non può che mettere in risalto il rispetto per l’avversario e delle regole, l’autocontrollo e il comportamento corretto.

Il Go è un gioco per due giocatori, bianco e nero, che dispongono le loro pedine (dette “pietre”) su un qualsiasi incrocio libero del reticolo di una scacchiera. Scopo del gioco è il controllo di un territorio più ampio della scacchiera rispetto a quello dell’avversario; per far questo si assiste a vere e proprie battaglie, accerchiamenti e catture, scambi di territorio, invasioni e ritirate.

I bambini hanno risposto con molto entusiasmo, partecipando ad un vero e proprio torneo che ha permesso loro di familiarizzare con questa “arte marziale” della mente, la cui peculiarità finalmente è la riflessione, il ragionamento, il tempo disteso e non la fretta!

“Un’ottima iniziativa utilizzare gli scacchi come strumento educativo senza puntare esclusivamente all’insegnamento del gioco, poiché di esso interessano non la didattica e la teoria scacchistica tout court, ma gli aspetti metacognitivi, cognitivi, affettivi, relazionali, etici e sociali connessi con le situazioni di gioco, che migliorano le capacità attentive e di concentrazione, implementando le abilità metacognitive e mentalistiche, con buone ripercussioni anche sullo sviluppo emotivo, etico e sociale, soprattutto rispetto alle relazioni tra pari”, ha commentato il dirigente scolastico Leano Garofoletti.

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Redazione Gualdo News
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